L’artista Spike Dennis che propone il cannibalismo come soluzione al climate change

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Certo, il cannibalismo come soluzione ai cambiamenti climatici è una mossa abbastanza radicale, ma secondo l’artista interdisciplinare Spike Dennis potrebbe pur sempre essere una soluzione indiretta a questo grande problema che affligge il nostro pianeta.

In questo progetto, dal nome Eat Me, realizzato per una pubblicazione di Aaron McCright e Riley Dunlap, Spike Dennis ha concluso (provocatoriamente ovviamente) che si potrebbero anche mangiare i peggiori negazionisti del cambiamento climatico (come Trump, Jeremy Clarkson e Jacob Rees Mogg) in modo da contribuire, indirettamente, a favorire le azioni per contrastarlo.

È stato riferito che due dei maggiori fattori che contribuiscono all’attuale crisi climatica sono l’agricoltura animale e la sovrappopolazione, quindi perché non uccidere due piccioni con una fava e mangiare le persone?”- afferma Spike Dennis – “Dopo tutto il cannibalismo si è verificato in tutta la storia dell’umanità dal Paleolitico superiore fino alla fine del XX secolo. In alcuni casi, queste pratiche hanno avuto luogo per motivi culturali, ma in molti, come durante la Rivoluzione culturale russa o in seguito al crollo del volo 571, era semplicemente una questione di sopravvivenza

Foto Copyright: Spike Dennis

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Tag: Climate Change, Spike Dennis.
Articolo di Luca Onniboni

Luca Onniboni

Autore e fondatore di Objects., Archiobjects e Marketing For Architects. Esperto in comunicazione e appassionato di Architettura, Design e Marketing. E' anche un consulente, un nuotatore, un motociclista e un instancabile ricercatore

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