La moda ha bisogno di un cambiamento radicale
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Nel corso degli ultimi decenni, aziende della moda da una parte e consumatori dall’altra, hanno prodotto e acquistato enormi quantità di capi di abbigliamento senza preoccuparsi dell’impatto ambientale che questo poteva causare.
Il modello di business applicato prevalentemente dal settore moda fin dalla sua creazione, è poi quello lineare, per cui una risorsa, dopo il suo utilizzo è gettata via per sempre.
L’impatto della moda
Le pratiche non sostenibili dell’industria della moda stanno però avendo un impatto devastante sul nostro Pianeta.
Oltre all’utilizzo spropositato di risorse – si stima che vengano consumati ogni anno circa 215 milioni di litri d’acqua – l’industria tessile è anche responsabile di circa l’8% delle emissioni totali di gas serra. Contribuendo considerevolmente agli effetti della crisi climatica.
Senza grandi cambiamenti nei processi produttivi e nei modelli di business, i costi sociali e ambientali del settore della moda continueranno a crescere senza tregua.
Gli effetti sempre più evidenti della crisi climatica stanno nel frattempo, in qualche modo, accelerando una presa di coscienza collettiva che dovrebbe spingere l’industria tessile verso modelli di business più sostenibili e verso un cambiamento radicale della industria della moda.
Moda sostenibile, un cambiamento radicale
Mai come ora, è quindi necessario una rapida transizione verso una moda più responsabile che applichi modelli di business meno impattanti.
Ma cosa significa esattamente l’espressione, spesso abusata, moda sostenibile?
Quando si parla di moda sostenibile ci si riferisce a un’industria che utilizza le risorse naturali e le materie prime in modo efficiente, che produce prodotti di alta qualità e poco inquinanti, garantendo livelli ottimali di benessere ai lavoratori coinvolti nelle sue catene di fornitura.
Trasparenza e circolarità
Per avere una industria della moda sostenibile è necessario un cambiamento radicale che porti a una supply chain trasparente e a un modello di business che si basi sulla circolarità.
Indipendentemente dai livelli di efficienza di risorse che si potranno raggiungere, non esisterà una moda sostenibile finché i modelli lineari a crescita costante verranno trasformati in modelli circolari a crescita limitata.
Secondo i principi della circolarità, un prodotto dopo il suo utilizzo viene rimesso in un circolo virtuoso basato sul riuso e sul riciclo, attraverso nuove modalità attraverso cui i vestiti sono progettati, prodotti, consumati e infine smaltiti.
Il raggiungimento di alti livelli di trasparenza, attraverso la tracciabilità della filiera produttiva, è una sfida importante per ogni azienda del settore ed è inoltre un fattore fondamentale che può permettere ai consumatori di fare scelte più consapevoli.
Uno sforzo comune verso un cambiamento radicale
Questo cambiamento strutturale, richiede lo sforzo non solo di aziende e consumatori, ma anche dei governi che dovranno agire rapidamente ridefinendo il concetto di crescita senza controllo attraverso normative apposite.
E’ essenziale infatti che la transizione delle aziende verso modelli economici circolari sia supportata da scelte di consumo responsabile e rafforzata da azioni politiche efficaci.
Il tempo di agire è arrivato e non si può più aspettare.
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