Il tuo armadio può fare la differenza
Ecoobjects • Sustainability
Uno dei motti che preferisco quando si parla di moda sostenibile è quello coniato da Orsola de Castro e dall’organizzazione Fashion Revolution qualche anno fa: “Il paio di scarpe più sostenibili? Quelle che stai già indossando.”
Già. Non c’é brand sostenibile che tenga, la scelta più rivoluzionaria per una moda veramente sostenibile è utilizzare, e prendersi cura, di quello che si ha già nell’armadio. Anche se si tratta di capi fast fashion (chi di noi non possiede un capo di Zara o HM?).

Nel momento in cui scegliamo di acquistare un determinato prodotto ci stiamo prendendo anche la responsabilità del nostro acquisto, ed è nostro dovere prendercene cura.
Dare importanza a quello che abbiamo è fondamentale per non sprecare risorse ed evitare la sovrapproduzione di capi, sia di fast fashion che non, di cui non c’è alcun bisogno.
Continuare ad utilizzare il proprio paio di scarpe è la scelta più sostenibile che si possa fare. Anche più sostenibile di acquistarne un nuovo paio, di un brand sostenibile e fatto con materiali innovativi.
Cerchiamo di trattare i nostri vestiti e accessori con la maggior cura possibile evitando che diventino rifiuti tessili prima del previsto. Questa è la vera rivoluzione per una moda veramente sostenibile.
Qualche consiglio?
Riparare
Mi è capito tante volte di accantonare una maglietta per una scucitura o di abbandonare per settimane dei pantaloni per un bottone saltato. Dobbiamo invece, recuperare le vecchie abitudini, armarci di ago e filo e prenderci cura dei nostri capi. Sembra impossibile? Se i nostri famigliari non possono darci qualche dritta, You Tube e Domestika possono aiutarci al posto loro.

Se non abbiamo né tempo né voglia invece, affidiamoci a sartorie che possono farlo al posto nostro. Ti basterà cercare su Google e scoprirai che nella tua città ce ne saranno tantissime.
Laviamo, meno e meglio
Il report Fashion on Climate realizzato da Global Fashion Agenda con McKinsey & Company nel 2020 evidenzia che il 20% delle emissioni dell’industria dell’abbigliamento derivano da come vengono utilizzati i capi. Già, un quinto dell’inquinamento è dovuto da come trattiamo i nostri vestiti e in particolar modo da come li laviamo. E’ fondamentale, lavare meno e meglio ciò che possediamo. Cominciando da qualche piccolo accorgimento:
- Non lavare mai a temperature superiori i 30 gradi.
- Sostituisci l’ammorbidente con acido citrico sciolto in acqua.
- Lascia all’aria aperta i maglioni di lana, evitando di lavarli troppo frequentemente.
- Il tessuto denim richiede poca manutenzione e non deve essere lavato spesso.
- Scegli detersivi che abbiano sostanze meno impattanti e se possibile biodegradabili.
- Evita l’utilizzo dell’asciugatrice .
- Segui le indicazioni di lavaggio segnalate sull’etichetta dei capi.
- Utilizza gli appositi sacchetti per lavare i capi in poliestere ed evitare il rilascio di troppe microplastiche.
- Segui le indicazioni di chi se ne intende veramente, per esempio, questa esperta che applica la chimica alla vita quotidiana.

Riadatta i capi al tuo stile
Prendersi cura dei propri vestiti significa anche riadattarli al proprio stile. Il fenomeno dell’upcycling è sempre più in voga e permette di riadattare i nostri capi, magari consumati o rovinati, in nuovi prodotti. Riaddattare i vostri capi vi permetterà di prolungare in modo creativo la durata dei vostri jeans, t-shirt etc etc
Qualche esempio? Prendete le forbici e tagliate il collo della vostra t-shirt preferita (ma dal collo ormai logoro) in un top o in una canotta. Decorate la vostra camicia con un ricamo o un patch. Trasformate i vostri jeans in shorts per l’estate, oppure usate le vecchie camicie per creare dei top estivi. I capi bianchi e chiari possono essere tinti con tinture botaniche o con il metodo del tie-dye.
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