Tennis ad alta quota. “Playscraper” di Carlo Ratti e Italo Rota

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È cosa nota e risaputa che l’uomo vuole sempre ciò che non può avere. Nel corso dei secoli, però, ha sempre dimostrato che l’evoluzione umana non ha limiti e che tutto ciò che non è ancora concepibile, può ben presto diventarlo.

È questo il caso del nuovo progetto senza precedenti dell’architetto Carlo Ratti, fondatore di Carlo Ratti Associati, in collaborazione con l’architetto Italo Rota: un grattacielo alto poco più di 90 metri, interamente costituito da veri e propri campi da tennis impilati l’uno sull’altro, 8 per la precisione.

Suggestivo, iconico, rivoluzionario: nessun tennista avrebbe mai pensato di poter disputare una partita in campo, e osservare –  tra un rovescio e l’altro – lo skyline, le sagome degli edifici e in generale la vista panoramica della città in cui si trova.

E sì, diciamo ‘città’ in senso generico, perché il concept di questo progetto è stato appositamente studiato per essere traslato di città in città.

“Playscraper” infatti, non appartiene a un luogo preciso ma si lascia guidare dal calendario sportivo annuale di tennis: i due architetti hanno pensato di seguire le date più importanti per fare in modo che questo futuristico progetto possa essere anche funzionale: per questo motivo il grattacielo è facilmente smontabile e ricostruibile. Si prospetterebbe la sua presenza per Wimbledon a Londra, per poi arrivare agli Australian Open di Melbourne.

Il concept, creato per la società italiana di sport e media RCS Sport, utilizza una tecnologia di costruzione sviluppata in Cina e basata su una struttura a sandwich leggera in acciaio inossidabile – sviluppata dalla Broad Sustainable Building Company (BSB).

Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la tecnologia innovativa di Broad dei sandwich in metallo leggero, che avevamo già studiato in dettaglio durante la cura della Biennale di Shenzhen lo scorso anno.

Italo Rota

Ciascuna delle otto caselle nel concept è progettata per avere un campo da tennis autonomo, con i lati stretti del riquadro a parete trasparente, per offrire ai giocatori una vista sul paesaggio circostante e la possibilità agli spettatori di vivere la stessa esperienza. 

Ci è piaciuta l’idea di creare una struttura temporanea che potesse essere facilmente assemblata e smontata, creando allo stesso tempo un nuovo tipo di spazio pubblico che si estende nel cielo ed esperienze visive senza precedenti per le persone in diverse città.

Carlo Ratti

L’evoluzione umana non conosce frontiere, e giorno dopo giorno ne siamo sempre più convinti grazie a progetti come questo. Aspettiamo fervidamente la sua realizzazione, prospettata per il 2022.

Render Copyright: CRA, Gary di Silvio | Info progetto: Carlo Ratti – carloratti.com

14 dicembre 2020

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Tag: Italo Rota, Carlo Ratti.
Articolo di Giuditta Duranti

Giuditta Duranti

Vivo per scrivere, scrivo per vivere. Fotografo per passione. Da sempre innamorata dell'arte e della letteratura, mi diletto con zelo e passione a narrare le vicende del mondo e a immortalarne i momenti più belli.

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