Retratos (con)fusiones, i collage digitali di Gisela Faure

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David Bowie e David Lynch, John Lennon e John F. Kennedy, Marilyn Monroe e Marilyn Manson, Patti Smith e Robert Smith, politici e artisti, attori e musicisti, scienziati e atleti: sono i volti ibridi di Gisela Faure, artista concettuale di origine argentina, autrice di “Retratos (con)fusiones”, una serie di collages digitali, dalla vena ironica e surreale. Settantacinque piccoli ritratti, di dimensioni 13×18 cm, in cui mixa i volti di personaggi popolari in base ai loro nomi.

L’immaginazione visuale dell’artista si esprime attraverso la ricerca e l’appropriazione di immagini preesistenti, realizzate da altri, tagliate e ricucite con tecniche di manipolazione digitale, per creare strani innesti fotografici, con un procedimento di associazione che produce nuovi significati e nuove vite.

Il lavoro di patchwork della Faura affronta il tema dell’identità, nell’ideazione di un’identità composta, ibrida, diversa.

La collagista riesamina il ruolo dell’immagine fotografica, ne valica i confini come medium documentale, portatore di memoria e, usando il materiale fotografico come ready-made, ne sfrutta le qualità artistiche e le molteplici possibilità creative.

Gisela Marina Faure è nata nella provincia di Entre Ríos nel 1977. Ha conseguito una laurea in Graphic Designer presso l’Università di Belgrano.

Foto Copyright: Gisela Faure – giselafaure.com

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Tag: Collage, Gisela Faure.
Articolo di Alessia Cortese

Alessia Cortese

Fotografa freelance. Aspirante giramondo. Perdutamente innamorata di Max Ernst, Jane Austen e Georgia O'Keeffe. La musica è il mio pane quotidiano.

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