Regina Blues, Antonello Loreto
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Titolo: Regina Blues
Autore: Antonello Loreto
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: Edizioni Progetto Cultura
Pagine: 272
Codice ISBN: 978-88-3356-052-6
A Cura di Sara Bresolin
Regina Blues è memoria, amore, sofferenza, giovinezza, speranza. È il romanzo di un’incantevole città e dei suoi abitanti che tutto si aspettano da una gloriosa giornata di festa, tranne vedere il futuro sgretolarsi davanti ai loro occhi.
Con questo romanzo Antonello Loreto presenta un gruppo di ragazzi diciottenni che sta per affrontare la più importante sfida calcistica della città e ne descrive le unicità, i sogni, le paure, l’inquietudine di un’età che porta con sé infiniti cambiamenti e sfide per il futuro. Lo fa dedicando il giusto spazio a ognuno di loro, perché il lettore possa immedesimarsi nei loro pensieri e comprendere che in fin dei conti sono ragazzi ordinari, come se ne trovano ovunque. E proprio per questo il modo in cui la loro quotidianità viene bruscamente interrotta da un evento tragico ci colpisce ancora di più.
È Syd a raccontarci le vite dei giovani calciatori in quel funesto giorno di primavera, lui che aveva il compito di arbitrare la partita tra gli Eroi e i Santi, lui che aveva lavorato duramente per mantenere il controllo dei giocatori in campo ma che nulla ha potuto per le vittime di quel tragico evento.
Il lettore riesce a formarsi in poco tempo un’immagine di ognuno dei ragazzi, anche se magari alla fine non ricorderà la storia di tutti i personaggi ma solo di alcuni che gli sono entrati particolarmente nel cuore. Ed è giusto così, perché l’immagine finale è quella di un insieme di vite normali, abitudinarie, piene di sogni, di speranze, di emozioni.
È impossibile, nella pluralità dei giovani protagonisti, non individuare un personaggio che ci faccia pensare a noi, alla nostra giovinezza, ai timori e alle speranze che abbiamo provato sulla nostra pelle. La sensibilità di Syd, che ci guida nelle loro storie, ci porta a condividere gli amori e le paure, la tristezza per chi non ce l’ha fatta, la malinconia per le possibilità sfumate, la gioia per chi si è salvato e si è risollevato.
Regina è una città magica, affascinante, incontenibile. Regina governa le vite dei protagonisti, vive, ama e soffre con loro. Grazie a loro rinasce dopo il disastro, non viene abbandonata ma sostenuta dai suoi abitanti, dai suoi innamorati.
Regina è chiaramente l’alter-ego dell’Aquila, l’incantevole città natale di Loreto, che sceglie di ricordarla mantenendo inalterato il giorno del terremoto, il 6 aprile, nonostante la sua narrazione si collochi una ventina d’anni prima.
Anche il calcio, lo sport più seguito d’Italia, è un vero protagonista del romanzo. Spesso Syd ricorre a termini calcistici anche come metafora delle vicissitudini dei ragazzi. Lo fa senza troppe spiegazioni, come se fosse del tutto naturale, e l’effetto è quello di una narrazione giovane, di un mondo di adolescenti dove il calcio è davvero una delle cose più importanti della vita. Una passione che si può anche non condividere ma che risulta vera e importante anche per chi non è un tifoso.
Un romanzo corale che inserisce il lettore nel gruppo di personaggi, portandolo a vivere in prima persona la tragedia che ha colpita Regina, risvegliando i ricordi di quel drammatico periodo di dieci anni fa in cui l’Italia è rimasta col fiato sospeso, a sperare e pregare per chi è stato colpito dal terremoto dell’Aquila.

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