L’Experimental Group e il design di Dorothée Meilichzon
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Parigi, che fa da cornice a numerose storie, è l’inevitabile cornice di questa storia che profuma di ottimi cocktail, dell’aria che si respira quando si passeggia per i Boulevards parigini e della bellezza, mai scontata, del design.
La storia dell’Experimental Group ha inizio con tre amici di infanzia, Olivier Bon, Pierre-Charles Cros and Romée de Goriainoff, che insieme hanno dato forma e colore al loro sogno di recuperare, come la definiscono loro “Paris’ own lost heritage of mixed drinks” sulla fortunata scia della “craft cocktail culture” di New York e Londra, loro fonti di ispirazione.
La prima apertura risale al 2007 quando è stato inaugurato il primo prodotto firmato Experimental Cocktail Club a Parigi, che ha segnato un decisivo cambio di rotta e un’inevitabile espansione che ha portato il gruppo non solo ad allargarsi in termini numerici, accogliendo nel 2010 Xavier Padovani, ma estendendo i propri orizzonti.
Parigi fa da cuore all’intero progetto, da sede e da punto di partenza, con le sue otto locations.
Il gruppo Experimental così, intenzionato a creare un nuovo modello di hotellerie e di accoglienza in tutto il mondo, ha esteso la propria influenza anche in altre città del calibro internazionale, come New York, Londra, e non ultima per importanza ma ultima cronologicamente Venezia, passando per Ibiza, Minorca e Verbier.
Oggi Experimental Group conta numerosi indirizzi fra cui boutique hotels, cocktail club, wine bar e ristoranti capitanati da chef internazionali.
Il segreto, non scontato, del successo di questa catena è l’attenzione che viene riservata al cliente vertendo sull’insieme vincente che si genera fra accoglienza di alto livello e design. Questo infatti rappresenta il biglietto da visita, e la facciata, che contraddistingue lo stile e l’eleganza di queste locations.
Il gruppo si avvale della sapiente mano della designer francese Dorothée Meilichzon, giovane stella dell’Interior design francese.
Dorothée, specializzata in hotellerie, è pioniere di nuova tendenze e di nuove linee che racconta a tutto il mondo all’interno dei suoi prodotti, utilizzando colori decisi come neri, blu e bordeaux, accostati a tonalità pastello eleganti e ricercate.
La progettazione verte su più livelli, da quello compositivo e funzionale fino a quello decorativo che prevede anche il disegno degli arredi e dei rivestimenti.
Le forme si ispirano a designer che nel XX secolo hanno cambiato il modo di pensare e di disegnare. I motivi e le decorazioni prendono vita dal contesto cittadino circostante, e le dinamiche storiche e artistiche che contraddistinguono quei luoghi vengono ricreate, con linee contemporanee ed eleganti, all’interno degli hotel e dei ristoranti.
La mano della designer francese è facilmente riconoscibile nelle forme, nei tessuti e nei materiali che utilizza sottolineando quanto il design e l’architettura siano la chiave fondamentale per questo nuovo, contemporaneo, modello di accoglienza, esteso a 360°.
Una buona architettura e un buon design, è dunque dimostrato, che fanno bene, non solo alla vista ma anche al cuore.Foto Copyright: Choz – chzon.com