I dieci luoghi da non perdersi ad Open House Torino
Archiobjects • Interior
Dopo un grande successo della prima edizione, il 9 e il 10 Giugno torna Open House Torino, format nato a Londra che permette di visitare palazzi e abitazioni private in tutta la città che annovera per la seconda edizione della città piemontese più di 140 edifici aperti al pubblico.

Un’ agenzia di comunicazione e design con una rampa da skateboard dentro. Dobbiamo aggiungere altro? Con la sua struttura in legno, la rampa funziona anche da libreria “parabolica”, e da luogo dove sedersi. In una ex fabbrica di flipper, poi diventata galleria d’arte, questo ufficio è il sogno di ogni creativo.

Situato sopra il Museo Ettore Fico, questo appartamento green e retrò ci riporta alla vera essenza dei loft: soppalco con ufficio sopra, show-room sotto, con annesso terrazzino sul tetto a shed del museo di arte contemporanea.

Da una vecchia fabbrica di cavi elettrici, lo stabilimento vede la luce negli ultimi anni attraverso laboratori e imprese, e tra queste spicca Izmade, uno spazio di lavoro ibrido, tra uno studio di design e un laboratorio artigianale, tra un’officina e uno studio di architettura.

In un ex officina in centro, questo spazio ricrea l’atmosfera di casa per incontri e piccoli eventi, accogliendo gli ospiti tra un lungo tavolo in legno e la cucina a vista, arredato per farci sentire quel profumo di salotto.

Una casa che si basa sull’upcycling, arredato con notevoli accorgimenti sulla sostenibilità, dai materiali ai prodotti per la casa privi di packaging. Il tutto affacciato con un terrazzo verde sulle strade di Vanchiglia.

Loft sopra al mercato storico di Porta Palazzo, la casa ruota attorno ad un blocco centrale dove si sviluppano cucina e bagno, mentre la camera da letto rimane separata e con un’ originale cabina armadio.

Avete mai sognato di convertire un negozio nella vostra casa-studio? Bene questo progetto fa al caso vostro. Un loft su due livelli ospita un giovane professionista, in grado di bilanciare il vivere e il lavorare in uno spazio flessibile.

Nata dalla pazzia dell’architetto co-fondatore di Open House Torino, questa villa urbana è tutta da scoprire, dalla parete di arrampicata agli arredi dei grandi nomi quali Thonet e Le Corbusier.
(foto di Barbara Corsico)

Nominata così per l’elemento che la caratterizza, uno scalone in basalto, ferro nero e legno, porta ad un terrazzo sui tetti della Crocetta. Il resto dell’arredamento è disegnato su misura.

Il progettista e professore Gianfranco Cavaglià ha voluto ricreare nel proprio studio quella magia tipica dell’arredamento italiano, tra soffitti a volta e elementi “non finiti” come la malta sulle pareti.
(foto di Gabriele Basilico)
Per maggiori informazioni sugli orari e le modalità di accesso potete visitare il sito di Open House Torino