Desert Nomad House, un’architettura nel deserto
Archiobjects • Houses
La straordinaria residenza Desert Nomad House, creata dallo Studio Rick Joy, si fonde senza sforzo nel deserto dell’Arizona. Incastonate all’interno di una formazione terrestre appartata e a forma di conca, i tre volumi interconnessi della Desert Nomad House offrono un’esperienza coinvolgente unica nel suo genere.
Nel progetto ogni elemento è stato pensato attentamente per offrire viste uniche e affascinanti del paesaggio circostante. L’architettura si integra in un equilibrio armonioso con gli elementi naturali del contesto, primi tra tutti i bellissimi cactus.
Dal soggiorno è possibile ammirare una splendida vista a sud-ovest durante il primo pomeriggio, quando il sole al tramonto proietta la sua luce dorata su una collina rocciosa e aspra. Lo sguardo è poi attirato verso la base delle montagne di Santa Catalina, rese uniche dai colori incantevoli del tramonto. Con il calare della notte invece, le luci cittadine di Tucson brillano in lontananza, creando un panorama affascinante.
Nella camera da letto, l’esperienza della luce solare assume un carattere diverso. Il sole che sorge illumina una spettacolare parete rocciosa in cima alle montagne di Tucson a sud-ovest, creando una vista mozzafiato che corona i cactus che circondano la casa. Nel piccolo salottino intimo, un’apertura attentamente realizzata incornicia una vista altrettanto significativa verso la natura esterna.
I tre volumi che costituiscono Desert Nomad House sono leggermente sopraelevati e indipendenti l’uno dall’altro, richiedendo una passeggiata lungo sentieri nel deserto per spostarsi tra di essi. Questi sentieri fungono da connessione tangibile con il terreno, sottolineando l’intenzionale isolamento della casa.
Rispettando la delicata natura del luogo, la permeabilità al suolo delle piante degli edifici consente all’acqua e agli animali di muoversi liberamente al di sotto, preservando il paesaggio intatto del passato nonostante la presenza visiva affascinante dell’architettura.
Foto Copyright: Jeff Goldberg, Bill Timmerman
