Un santuario dell’architettura sulle colline di Los Angeles
Archiobjects • Houses
La Kallis House è un gioiello dell’architettura Mid-century, a cavallo fra la prima metà e la seconda metà del secolo. Il progetto porta la firma di Rudolph Schindler e della sua razionale utopia.
E si vede! La struttura che abbraccia l’involucro architettonico si emancipa come se fosse uno scheletro.
Pensata per Mischa Kallis come una casa-atelier oggi è stata ristrutturata da Susan Orlean, la scrittrice, che ha riportato alla luce lo splendore di questo capolavoro aggiungendo un tocco, rispettoso, di freschezza.
Sentiamo molto la responsabilità di proteggerla e di conservarne l’eredità. È un pezzo di storia dell’architettura, ma amiamo anche viverci. Ogni giorno ci accorgiamo di qualcosa di speciale: la luce, gli angoli, il senso dello spazio, i materiali naturali. In realtà si tratta della seconda casa di Schindler in cui abitiamo. La prima è stata la Roxy Roth Residence non distante da qui, un colpo di testa di undici anni fa, appena arrivati in California dalla East Coast.
Susan Orlean
Il dialogo con la natura è molto forte, grazie anche alle ampie vetrate che inquadrano il paesaggio naturale e la città degli angeli.
Sono state riportate alla luce le finiture in legno pregiate e il camino in pietra, sono stati ricollocati gli arredi e gli oggetti di design in piena comunione con la casa e con il contesto dentro cui si colloca.
Colori caldi e tinte accese animano gli interni mentre all’esterno è il verde oliva a prendere il sopravvento.
«Da tempo collezioniamo oggetti vintage provenienti da mezzo mondo, compresi alcuni negozi dell’usato di Los Angeles» nei quali sono stati bravissimi a scovare pezzi unici come le poltrone di Jean Prouvé, i lampadari di Poul Henningsen e i tavoli di Isamu Noguchi.
Accanto a questi cimeli del passato sono stati scelti pezzi contemporanei dalle linee suggestive ma non troppo impattanti che donano alla casa un’aurea quasi sacrale.
ARCHITECT. Rudolph Schindler
IMAGES © Pippa Drummond