Mangia e ama, al prega ci penseremo un’altra volta. Londra e i suoi gioielli
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Tempo di vacanze, di viaggi e di speranze. Magari a qualcuno capiterà di passare per la capitale inglese, magari per festeggiare o magari per percorrere le sue vie pullulanti di luci e di etnie.Londra è piena zeppa di realtà, alcune belle e alcune un pò meno, un pò come tutte le città d’altronde, che è bello scoprire sotto tutti i punti di vista. Una città che non finisce mai di regalare scorci, attimi e innovazioni.
Quelle di cui vorrei parlare riguardano l’interior design e..il cibo.
Ogni giorno spuntano come funghi in ogni dove nuovi luoghi per pranzare, bere un caffè o gustarsi una cena in compagnia, che non solo tendono ad offrire una gioia per il palato ma anche per gli occhi. Interior design e cucina non sono mai stati così vicini.Le soluzioni sono infinite, dal design minimal fino a quello che ci catapulta a casa, l’importante è provocare nel cliente una qualche sensazione.Ecco, che allora, a Londra abitano due luoghi che meritano uno zoom approfondito, che sanno parlare di design e di cibo e che se mi capitasse di ritornarci, in Inghilterra, non mancherei di visitare:Sketch London
Un luogo per mangiare, per bere e per gustarsi il tipico tè delle cinque. Il colore che fa da padrone degli interni è il rosa, un luogo total pink firmato India Mahdavi.
Ho scelto la morbidezza del total pink e del velluto per creare il giusto contrasto con la potenza espressiva dei lavori di David
Il locale ospita infatti l’opera site-specific dell’artista David Shrigley che conferisce al locale uno stile holliwoodiano. Sketch è sinonimo di arte e ha ospitato numerosi artisti e numerose esposizioni fino ad essere definito un miscuglio fra arte, musica e cibo, le tre grandi passioni del suo creatore Mourad Momo Mazouz.
Il locale con i suoi tessuti lussureggianti, rosa, delicati, un po barocchi uniti alla maestria dello chef francese Pierre Gagnaire e alle sue creazioni culinarie offre l’idea di una gastro-brasserie temporanea.
Ah dimenticavo, da non perdere la visita alla toilette dello Sketch, un luogo che sfiora i limiti dell’assurdo, un quadro di Salvator Dalì che prende forma, qualche pennuto e un cielo di tutti i colori.
Asia de Cuba
Un nome, una garanzia, almeno per quanto riguarda l’architetto che lo ha realizzato. Il nome è quello di Philippe Starck e il luogo che ospita il ristorante è il St. Martins Lane Hotel di Londra. Potremmo spendere ora parlando dei singoli ambienti che disegnano l’hotel, ma di sicuro quello del ristorante è uno dei più suggestivi.
Larghi, oserei dire enormi pilastri cilindrici, bianchi, che occupano la sala da pranzo e che rappresentano i dettagli più preziosi del locale, ognuno di questi infatti è trattato in maniera diversa con oggetti di tutti i giorni, dalle mensole piene zeppe di libri fino a quadri e miniature incastrati l’uno con l’altro senza dimenticare piantine e vasi di tutti i tipi.
L’atmosfera è calda, i toni sono chiari, bianchi per lo più e la sensazione è quella di pranzare a casa. Stampe colorate e richiami alla cultura cubana fanno esplodere nel locale un vortice di colori.
La luce gioca un ruolo fondamentale nell’ambiente e la cucina è il punto forte. I piatti mescolano tradizioni ed esperienze culinarie diverse, provenienti da paesi di tutto il mondo, sempre mantenendo la cucina cubana come punto di partenza.
Chiunque capiti, per caso, a Londra non manchi di passarci!Direi che per questa volta, se Julia Roberts ce lo concede, potremmo tralasciare il prega e goderci solo mangia e ama.
Mangia con la bocca e ama con il cuore. Scontato è!
Foto Copyright: Sketch London – Asia De Cuba