Il cibo come metafora della società dei consumi, nelle fotografie di James Ostrer
Artobjects • Paintings

‘Wotsit all about?’ è il titolo di un interessante progetto fotografico firmato dall’artista britannico James Ostrer, una pungente parodia e una profonda critica alla società consumistica.
Metafora portante dell’attenta riflessione di Ostrer, e filo conduttore dei ritratti che compongono la serie – esteticamente accattivanti, coloratissimi, di matrice post-pop – è il cibo, che spalmato sul corpo dei soggetti a guisa di maschera neo tribale, diviene il simbolo della furia consumistica che attanaglia la cultura occidentale contemporanea.
The intent behind making these works was to create a new form of tribes people based on what we negatively consume. It started off as a kind of self administered shamanistic ritual to help pull me out of the grips of a refined sugar addiction hell that I live in. I wanted to take my experience of buying, unwrapping and consuming these items to such an extreme level that I would never be attracted to them again.
James Ostrer
Il suo lavoro descrive allegoricamente tutta una serie di ossessioni e comportamenti convulsivi e autodistruttivi indotti dalla produzione di massa, dai media e della pubblicità – la ricerca del benessere a ogni costo, il desiderio e l’appagamento del piacere attraverso il cibo e l’accumulo sfrenato di beni – punti cardine da cui prende le mosse la sua poetica dissacrante.
James Ostrer è nato nel 1979, nel Regno Unito. Attualmente vive e lavora tra Londra, New York e Los Angeles.
Foto Copyright: James Ostrer – jamesostrer.com