La “Pintura sobre pintura” di Lino Lago

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Dalla “bella pittura” di stampo classicista di Ingres, a quella accademica di Bouguereau, dalla Venere Dormiente di Giorgione all’ Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano Vecellio, passando per le opere di Leonardo Da Vinci, Stieler e Velasquez, l’artista spagnolo Lino Lago demitizza con umorismo la sacralità di certi capolavori della storia dell’arte, che riproduce nei suoi quadri con tecnica virtuosistica, e ne ottenebra la sublime eleganza formale sovrapponendovi ampie colate di colore puro.

Nelle Pintura sobre pintura e nei più recenti Fake abstract, Lago coniuga con estrema abilità la cultura figurativa della tradizione pittorica europea a un codice estetico contemporaneo, conferendo alle grandi opere d’arte del passato un valore diverso e un nuovo significato.

In chiave di un raffinato e ironico voyeurismo, il ritratto è parzialmente visibile solo attraverso una sottile “fessura” sulla tela, che ci consente di spiarne i protagonisti, di solito personaggi tratti dalla mitologia classica o dalla storia antica.

Un senso di mistero percorre i dipinti di Lino Lago, si fa largo tra le pennellate intense e materiche, in una trama pittorica sublimata dalla tavolozza di tinte brillanti, cremisi, celestini o rosa cipria, che discendono sui volti, e si interpongono, a maniera di sipario, tra il soggetto e l’osservatore, che lascia correre l’immaginazione forse in attesa che un altro angolino della scena sia svelato.

Lino Lago è nato in Galizia nel 1973, vive e lavora in Lituania da dieci anni. Le sue opere hanno ricevuto importanti riconoscimenti e sono state esposte in tutto il mondo, alla galleria George Adams di New York, alla Bredgade-Kunsthandel di Copenaghen e alla Project Art Fair di Miami, per citarne alcune, e il suo lavoro è presente nelle collezioni dell’Harvard Business School di Boston e del Flint Institute of Arts.