“Simulacro” l’opera di Silvia Rocchino che racconta la Bolivia multietnica
Artobjects • Sculptures & Installations

La fotografa e art director italiana Silvia Rocchino, residente a Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, è nota per il suo stile poliedrico che spazia dalla moda all’arte concettuale.
Tra le sue opere più evocative spicca “Simulacro” (qui il video @silviarocchino), un’installazione che racconta un viaggio nell’identità collettiva boliviana.
Nove donne, ognuna simbolo di un dipartimento del paese, si muovono insieme sotto strati di tessuto, rivelando la complessità di una nazione formata da oltre 36 etnie. Lo spogliarsi, gesto apparentemente semplice, diventa metafora della ricerca di sé e della connessione con gli altri.
Simulacro è rappresentazione, simulazione di qualcosa, traslazione di una realtà. È la mia risposta all’urgenza di parlare di identità e unione all’interno dello stesso utero multigestazionale che è la Bolivia.
Silvia Rocchino




PHOTOGRAPHER. Silvia Rocchino @silviarocchino
SERIE. Simulacro
IMAGES © silviarocchino.com