MuSaBa, il paradiso dell’arte in Calabria
Artobjects • Art
Tra le montagne e il mare, nel cuore della Valle del Torbido, all’ombra degli ulivi di Mammola, piccolo borgo dell’aspromontano in provincia di Reggio Calabria, sorge un parco-museo unico al mondo, una fabbrica multicolor di arte contemporanea chiamata MuSaBa, Museo Santa Barbara, dal nome dell’antica chiesa che sorgeva al centro del sito, disegno visionario dell’artista calabrese Nik Spatari, e della sua compagna Hiske Maas.
Nicodemo Spatari nasce a Mammola nel 1929. Sordo già da bambino, a causa di una granata, è un pittore, scultore e architetto di fama internazionale. Dopo aver vissuto a Losanna e a Parigi, dove ha conosciuto Max Ernst, Picasso, Sartre, Le Corbusier, nel 1966 a Milano, apre una galleria d’arte, con la moglie Hiske, in via Solferino. È nel 1969 che i due ritornano nella bella e amara Calabria e, con l’aiuto di un gruppo di volontari, riportano alla luce i resti di un antico complesso monastico del x secolo, e con una grande mostra del 1971, adibiscono le antiche rovine a spazio espositivo.
Un un’area di sette ettari, arroccato sulla collina, il centro d’arte a cielo aperto di Spatari è un luogo favoloso, dalle forme e dai colori audaci, un cantiere creativo in continua evoluzione, un parco di opere monumentali, installazioni site-specific, la Foresteria, le statue che fanno capolino tra i tetti a triangoli variopinti della Rosa dei Venti, le strutture ambiente, il Concetto Universale.
All’interno dell’ex chiesa di Santa Barbara è custodito quello che è considerato il capolavoro di Nik, il Sogno di Giacobbe, un ciclo istoriato che si estende per quattordici metri, lungo l’abside e la volta, realizzato con una particolare tecnica di sagome intagliate nel legno, dipinte e applicate come rilievi sospesi nell’aria.
Realizzata per ospitare artisti e visitatori, la Foresteria, undici stanze e una sala da pranzo coloratissima, è un accordo perfetto di arte, architettura e ambiente. Le sue pareti sono interamente ricoperte di decorazioni musive con scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, un mosaico grandioso, pregno di misticismo, che si estende per oltre mille metri quadrati.
Il colore padroneggia anche la Rosa dei Venti, struttura annessa al museo, iniziata nel 2008 e in fase di completamento, una costruzione onirica e audace, realizzata con forme geometriche che ricordano la tradizione egizia e l’Oriente antico, costruita con materiali recuperati in situ.
MuSaBa è luogo, esperienza, viaggio nell’arte, laboratorio attivo e produttivo in cui ogni opera è in armonia con il paesaggio, ancora poco antropizzato, dove trovano naturale collocazione le creazioni di artisti da tutto il mondo.
Foto Copyright: musaba