La storia di Miloud Oukili, un naso rosso contro l’indifferenza
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Un sabato pomeriggio, passeggiando per le vie di Monza, davanti a un palco e a quattro ragazzini che facevano roteare in aria delle clavette con la faccia pitturata da pagliacci, mi sono ritrovata a fare un salto indietro nel passato.
A quando, bambina, frequentavo le elementari e un giorno, a scuola, arrivò Miloud Oukili travestito da clown. Ricordo ancora l’ eccitazione e l’aspettativa: un’ intera compagnia di giocolieri avrebbe fatto irruzione nelle nostre piccole vite.
Ancora non sapevo che quei giocolieri avevano solo qualche anno più di me, ma un passato incredibilmente diverso dal mio.
Bambini cresciuti nei sotterranei di Bucarest, allevandosi a vicenda e vivendo di espedienti nelle fogne di una città ostile. Bambini che, grazie all’incontro fortuito con Miloud Oukili, il ragazzo dal naso rosso, erano riusciti a far prendere una piega diversa alla loro esistenza.
Miloud Oukili ha solo vent’anni quando nel 1992 arriva a Bucarest da Parigi, città in cui abita. Arrivato in Romania per lavorare come animatore per bambini in ospedali e orfanotrofi, si rende presto conto che il sottosuolo della città è altrettanto pieno di piccole persone la cui vita ha dell’ assurdo. Vivono di stenti, rubando, prostituendosi e sniffando colla per non sentire il freddo e la fame.
Miloud li avvicina, conquista la loro fiducia con qualche trucco da mago e inizia così ad insegnare loro l’arte della giocoleria.
Qualche anno dopo nasce Parada, associazione che si occupa di togliere i ragazzi dalla strada, per insegnare loro il “mestiere” del clown ma soprattutto per tentare di dare loro una vita normale.
Parada ancora oggi continua la sua missione, con un’ unità mobile che tutte le sere pattuglia le strade di Bucarest, un centro diurno per accogliere i ragazzi, un programma artistico per insegnare loro la giocoleria ed un centro di formazione e ricerca lavoro.
Foto copyright: immagine di copertina iltaccodibacco.it, altre immagini www.balcanicaucaso.org