Less is more. La rivoluzione del minimalismo per Gianluca Gotto
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Nonostante la società occidentale ci dia tutti presupposti per essere felici e ci offra tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere, come cibo, mezzi di trasporto, opportunità, benessere e tecnologia avanzata; per molti questa serenità rimane solo un miraggio.
La grande trappola del materialismo ci spinge ad avere un eccesso di informazioni, stimoli e soprattutto oggetti. Il suo scopo è quello di motivarci al consumo, facendoci pensare che “avere di più” sia indispensabili per il nostro benessere.
Ma se ci pensiamo bene si tratta sempre di qualcosa di cui potevamo anche fare a meno, o meglio, di cui avremmo dovuto fare a meno. Siamo letteralmente immersi in ogni tipo di distrazione che crea solamente confusione nella nostra mente, mettendo da parte la nostra libertà.
Gianluca Gotto, autore del libro Le coordinate della felicita, ha vissuto proprio questa insoddisfazione riuscendo ad uscirne libero. Ci racconta che è stato proprio durante le sue avventure on the road nel bel mezzo dell’Australia, che ha compreso cosa realmente avrebbe voluto dalla sua vita: adottare una mentalità minimalista.
In realtà, ad oggi la cultura del minimalismo si è estesa a molti settori, come l’abbigliamento, il design, l’alimentazione e la tecnologia. Ma il concetto base sul quale si esprime rimane sempre lo stesso: eliminare tutto il superfluo. Vivere solamente con ciò che è necessario, semplice ed essenziale.
Quando possiedi solo il necessarie, hai la mente sgombra. Quando smetti di farti possedere da cose inutili, torni a concentrarti su te stesso. In un certo senso il minimalismo è una mentalità che ti porta a vivere il presente e a non lasciarti trascinare dalle cose inutili.
Gianluca Gotto, Le coordinate della felicità
Per lui aver scelto di adottare il concetto di “less is more”, nato dall’architetto Ludwig Mies Van Der Rohe, e applicarlo al suo stile di vita e modo di essere ha significato riprendere in mano il controllo totale della sua vita.
Nonostante lui stesso avesse poche cose, erano tutte quelle di cui ne aveva bisogno. D’altronde…
[…] aggiungere qualcosa di superfluo avrebbe rovinato tutto, non hai bisogno di abbellire il mare o un cielo stellato.
Gianluca Gotto, Le coordinate della felicità
Foto Copyright: Gianluca Gotto- mangiaviviviaggia.com – @gianluca.gotto