Industria 4.0: nuovi panorami professionali
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Tutto il processo di trasformazione delle industrie definito industria 4.0, che ci sta portando dalla mass production alla mass customization, richiede l’inserimento nelle aziende di nuove figure professionali sia a livello tecnico che gestionale.
Designer Engineer, Cyber Security Specialist, Business Intelligent Analyst, Growth Hacker, Data Scientist e Data Specialist sono solo alcune delle decine di figure professionali che stanno nascendo nel mercato del lavoro. Si tratta di una tendenza a nuove specializzazioni e competenze già in atto, sebbene sia solo agli albori. Abilità legate a Internet security, connettività, programmazione, social network, gestione di siti Internet e tecniche di Search Engine Optmization (SEO) stanno diventando sempre più richiesti fra le funzioni di amministrazione, marketing, progettazione, vendite e logistica delle aziende del settore industriale. Nell’area sistemi informativi i profili più richiesti ruotano invece attorno alla data analysis, al controllo e alla gestione dei dati, mentre nei reparti di produzione saranno sempre più ricercati tecnici specializzati in digital manufacturing, sistemi di produzione automatizzata e gestione delle interazioni uomo-macchina.
Federmanager, in tema di nuove professioni legate alla quarta rivoluzione sostiene che sia necessario assumere manager qualificati, esperti in innovazione e in tecnologie digitali. Per promuovere e avviare al meglio la trasformazione, insomma, il contributo dei manager è fondamentale perché la riduzione del gap digitale non può prescindere dalle competenze di management. Bisognerebbe infatti immettere managerialità nelle piccole e medie imprese italiane: se così non accadrà, dicono da Federmanager, si rischia di spendere somme ingenti nell’acquisto massiccio di strumenti obsoleti, in processi e modelli di marketing incapaci di competere o, peggio ancora, in strategie che fanno leva su tecnologie avanzate senza saperle sfruttare. Per rendere più agevole la selezione di nuovo personale Federmanager sta certificando coloro che si occupano di digital transformation definendone competenze specifiche, di processo e “soft skills” e ha “brevettato” per questo la figura dell’Innovation Manager.
Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, afferma che:
Nel breve termine si possono prevedere saldi occupazionali negativi, nel medio-lungo termine non è assolutamente certa una contrazione degli occupati in numero assoluto, considerato anche l’impatto nell’indotto, in particolar modo nel terziario avanzato. Il nostro Paese però deve sapere cogliere a pieno i benefici della quarta rivoluzione industriale, attuando iniziative sistemiche per lo sviluppo dello Smart manufacturing e fornendo ai lavoratori le competenze digitali per le mansioni del futuro.
Quel che è certo è che per far fronte ai cambiamenti nel mondo del lavoro bisogna investire in cultura, sia a livello personale che a livello sociale. Per essere e rimanere competitivi nel mercato del lavoro bisogna attuare un “Growth Hacking” di se stessi: mettersi in gioco per completare e arricchire la propria formazione e individuare o creare nuove possibilità.