Il corpo nella fotografia di Patricia Voulgaris

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Corpo, spazio, memoria. Sono questi gli elementi costanti nella fotografia dell’artista di Long Island Patricia Voulgaris, ritratti e autoritratti in bianco e nero, carichi di significati simbolici.

Nelle fotografie della Voulgaris il corpo è contenuto estetico e strumento narrativo; pare innestarsi agli oggetti di scena e divenire esso stesso un oggetto, forma scultorea, materia manipolabile a piacimento, sistema di segni.

Attraverso il mezzo fotografico e la performance, Patricia si diverte a comporre e a scomporre il corpo sino all’astrazione. Lo trapianta nello spazio circostante, lo disarticola in membra autonome occultandone alcune parti e immortalandolo in pose inverosimili e sorprendenti.

Lo suddivide in pezzi come i frammenti di un ricordo, o un ritratto cubista, secondo un processo di decontestualizzazione e isolamento dei particolari, che introduce l’osservatore in una dimensione di irrealtà.

Images and objects go hand-in-hand in my process. It is important to me that I show all aspects of my work. Sometimes the sculptures are more interesting than the photographs, or vice versa. I like to challenge the viewer in that sense. Everything that I make is an extension of myself, or it becomes a stand-in for my body. The body is replicated in every piece that I make over and over again in these subtle ways.

Patricia Voulgaris

Patricia Voulgaris vive e lavora a New York. Si è diplomata alla School of Visual Arts nel 2013 con un BFA in fotografia. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre tra cui Aperture Foundation, Rubber Factory, Red Hook Labs, Baxter Street al CCNY e il Silver Eye Center for Photography. Le sue fotografie sono state pubblicate su Der Greif, Vice Magazine, Dear Dave Magazine.

Foto Copyright: Patricia Voulgaris – patriciavoulgaris.com@thisisnottricia

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Tag: Sensuality, Portraits, Patricia Voulgaris.
Articolo di Alessia Cortese

Alessia Cortese

Fotografa freelance. Aspirante giramondo. Perdutamente innamorata di Max Ernst, Jane Austen e Georgia O'Keeffe. La musica è il mio pane quotidiano.

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