I ritratti architettonici di Sofia Mangini
Archiobjects • Architecture

Dopo aver esplorato in un precedente articolo un lato più intimo e personale della sua fotografia nella serie “Tacito tumulto”, torniamo sul lavoro di Sofia Mangini per osservare una ricerca diversa, più legata all’architettura e in particolare alla città in cui vive.
Nata a Venezia, vive e lavora a Milano dove ha sviluppato il progetto /co·strùt·to/, una serie di immagini in cui gli edifici smettono di essere semplice sfondo per affermarsi come veri protagonisti.
Le sue fotografie si soffermano sui dettagli di icone urbane, dalla Torre Hadid alla Fondazione Feltrinelli, dallo stadio di San Siro alla Torre Velasca, rivelando il dialogo sottile tra geometrie, luce e città contemporanea.
Attraverso uno sguardo che unisce architettura e sensibilità visiva, Sofia costruisce un ritratto di Milano (poi esteso ad altre città) come corpo in continua trasformazione, dove ogni struttura riflette il cambiamento dello spazio pubblico e privato.

In questi lavori l’architettura diventa linguaggio e costrutto culturale, un campo visivo in cui forma, luce e percezione si intrecciano in immagini che non documentano la città, ma la interpretano, isolando frammenti urbani e trasformandoli in luoghi di contemplazione.
I suoi scatti, proposti in edizioni numerate, restituiscono un carattere essenziale e quasi scultoreo degli edifici, dove linee e prospettive si trasformano in autentiche narrazioni visive che vedono il paesaggio urbano diventare territorio emotivo e l’architettura un’esperienza percettiva da attraversare con lo sguardo.
L’edificio è un corpo, la città è un organismo, la fotografia ne rivela il respiro.
Sofia Mangini








PHOTOGRAPHER. Sofia Mangini
PROJECT. /co·strùt·to/
SHOP. milanicons.com
IMAGES © @l.i.n.e.arch






