I collages analogici di Alex Eckman-Lawn
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Dalle esperienze cubiste di Braque e Picasso a quelle surrealiste e dada di Max Ernst e Hannah Höch, passando per le sperimentazioni di Carlo Carrà e Gino Severini, sino agli esiti di Burri, di Robert Rauschenberg, della pop art e del Nouveau Realisme, tra gli altri, il collage si è fatto strada nell’arte contemporanea del secolo scorso e, ancora oggi, continua a esercitare il suo fascino, affermandosi come forma estetica sempre attuale.
L’artista americano Alex Eckman-Lawn ha rintracciato nel collage lo strumento ideale per dare espressione al suo fervente estro immaginativo e, ricorrendo alla tecnica analogica – ritaglio e incollatura giustapposta di materiali eterogenei – realizza opere dall’aspetto retrò, recuperando il valore del fatto a mano.
Come un abile illusionista, Eckman-Lawn decostruisce e ricompone vecchie immagini fotografiche – elementi iconografici e materiali disparati per tipologia e provenienza temporale, una sorta di polimaterismo a strati – e costruisce ritratti immaginifici che paiono espandersi oltre la bidimensionalità.
Nato a Filadelfia, Eckman-Lawn ha conseguito il BFA in Illustrazione presso la University of the Arts nel 2007. Le sue opere sono state recentemente esposte a SCOPE Miami Beach, Art on Paper NY, Paradigm Gallery + Studio, Arch Enemy Arts, Gallery 1988, Cotton Candy Machine e Copro Gallery, e sono state presentate in pubblicazioni come Hi- Fruttosio, Juxtapoz Magazine e The Observer.
Foto Copyright: Alex Eckman-Lawn – alexeckmanlawn.com – @Alexeckmanlawn