Humans and Landscapes. Le Corrispondenze di Ekayyne

ArtobjectsDigital

La Natura è un tempio ove pilastri viventi
lasciano sfuggire a tratti confuse parole;
l’uomo vi attraversa foreste di simboli,
che l’osservano con sguardi familiari.

Come lunghi echi che da lungi si confondono
in una tenebrosa e profonda unità,
vasta come la notte e il chiarore del giorno,
profumi, colori e suoni si rispondono.

Vi sono profumi freschi come carni di bimbo,
dolci come òboi, verdi come i prati,
– altri, corrotti, ricchi e trionfanti,

che posseggono il respiro delle cose infinite,
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso;
e cantano i moti dell’anima e dei sensi.

Corrispondenze, Charles Baudelaire (I Fiori del Male, 1857)

Sin dagli albori del Medioevo, passando per l’Umanesimo, fino ad arrivare al Simbolismo francese e alla contemporaneità, la stretta connessione fra uomo e natura è da sempre uno dei temi più scottanti e maggiormente indagati della storia.

Il fascino mistico e immortale dell’analisi del rapporto tra l’entità umana e naturale è ciò che spinge – da tempi immemori – studiosi, filosofi e intellettuali di ogni epoca, a portare avanti nei secoli questa tanto perpetua quanto controversa indagine – aperta alle più disparate interpretazioni – nel desiderio ossequioso di svelare gli enigmi delle nostre esistenze.

Sebbene l’esplorazione della materia abbia assunto dei connotati più astratti e simbolisti in tempi antichi, e più concreti in tempi moderni (si pensi alla criticità dell’emergenza climatica e ambientale del XXI secolo), l’artista di oggi sembrerebbe fare un tuffo nel passato e abbracciare maggiormente la prima categoria.

Esattamente come Baudelaire nella celeberrima poesia manifesto Corrispondenze (presente nella raccolta IFiori del male del 1857), pare esserci una connessione e un simbolismo intrinseco tra uomo e natura. Nel caso di Ekayyne, tra uomo e paesaggio.

Le forme materiali della natura sono simboli di una realtà più profonda che l’uomo non riesce a decriptare, anche se i simboli risuonano familiari poiché corrispondenze di qualcosa che giace nel profondo di ognuno di noi.

Per riuscire a decodificarle, l’uomo deve rinunciare alla visione razionale delle cose e abbandonarsi alle sensazioni che, nella loro essenza non razionale, ci mettono in comunicazione col nostro inconscio. Infatti, al di là delle apparenze, soggetto e oggetto non sono distinti, ma assemblati in un’ “unità”.

È questo ciò che si percepisce osservando i perturbanti lavori dell’artista, fotografo e graphic designer di Bruxelles Elliot Kayne, in arte Ekayyne.

I corpi umani, le forme, i paesaggi, le distese vaste, i visi, le montagne, i sentieri si fondono perfettamente gli uni con gli altri per dar vita a una fantomatica unità.

Ciò che l’artista tende a esprimere è dunque il legame indissolubile e sinestetico tra uomo e natura, che trasmette a livelli più profondi, evocando analogie misteriose attraverso immagini strabilianti.

Assemblando abilmente linee e tratti in comune tra corpo umano e natura, il giovane artista belga ha dato vita all’ambizioso e riuscitissimo progetto Humans and Landscapes, volto a esprimere la grande interconnessione tra i due soggetti.

Tuttavia, seppur uomo e natura siano collegati, rimangono comunque entità separate, idea che si evince chiaramente dalla maniera in cui Elliot assembla le immagini: mai celata o smussata.

Veri e propri collage, quasi patchworks che testimoniano un’unione che rimane “separata”.

Je veux que mon public puisse s’évader de la réalité. Je combine des éléments qui ne sont pas forcément compatibles dans la vie réelle. J’emmène donc mon public vers un autre univers. Je n’ai pas vraiment de message politique à faire passer ou quoique ce soit; je veux simplement que les gens apprécient ce que je crée. Je laisse libre cours à leur propre imagination.

Elliot Kayne

Come in un quadro simbolista, Ekayyne invita ognuno di noi a disperdersi in una foresta di simboli, in un mondo di interconnessioni nascoste e analogie che l’uomo può interpretare solo e unicamente fondendosi con esse. 

Foto Copyright: Ekayyne – @ekayyne

26 gennaio 2021

Unisciti ad una grande community
segui OBJECTS.
Tag: Collage, Ekayyne.
Articolo di Giuditta Duranti

Giuditta Duranti

Vivo per scrivere, scrivo per vivere. Fotografo per passione. Da sempre innamorata dell'arte e della letteratura, mi diletto con zelo e passione a narrare le vicende del mondo e a immortalarne i momenti più belli.

Scopri altri post
“Shopped Tattos”, le star tatuate di Cheyenne Randall

“Shopped Tattos”, le star tatuate di Cheyenne Randall

Gli stravaganti collage di Sanda Anderlon

Gli stravaganti collage di Sanda Anderlon

I messaggi luminosi di Jeffrey Czum

I messaggi luminosi di Jeffrey Czum

Il surrealismo digitale di Ellen Sheidlin

Il surrealismo digitale di Ellen Sheidlin

Le finte nature morte culinarie di Benjamin Hénon

Le finte nature morte culinarie di Benjamin Hénon

"Distortions", gli autoritratti di Stephen  Ocampo Villegas

“Distortions”, gli autoritratti di Stephen  Ocampo Villegas

Leggi e guarda tutto il resto nelle categorie Designobjects, Artobjects, Fashionobjects, Archiobjects, Ecoobjects e Lifeobjects.

Iscriviti alla newsletter

Ho letto la Privacy policy e acconsento al trattamento dei dati