Cultura in scatola, l’idea di Hoppìpolla
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Quella che stiamo vivendo è un’epoca pervasa dall’indie, dal do it yourself e dall’hand made with love: stiamo sviluppando un gusto che guarda al passato. Fino a qui niente di nuovo.
Nello specifico sembra si sia tornati a guardare, ammiccando, non tanto all’epoca preindustriale, quanto ad un’epoca industriale anacronistica.
Una tendenza per certi versi anti-tecnologica e contro la società di massa si appropria via via del nostro pensiero. Il risultato è che ci ritroviamo a trascorrere i nostri pomeriggi non più all’ombra di un centro commerciale; anzi, frequentiamo volentieri il negozio vintage al kilo alla ricerca di una camicia anni settanta da sfoggiare in una delle spiagge libere che ci piace tanto violentare con le nostre orme: sì, visto che ora gli stabilimenti li schifiamo.
E se ottantadue anni fa Walter Benjamin teorizzava la perdita dell’aura di qualsiasi lavoro artistico divenuto riproducibile, dunque non più unico, per mezzo della tecnologia, ai giorni nostri questa perdita la riscontriamo nel fatto che la cultura sia soggetta alla mercificazione di massa ed alla viralità fisica o virtuale che sia.Ecco un po’ spiegato il retroscena al quale il mondo del fare sta reagendo in diverse modi:
-nelle forme più estreme con il recupero dell’aura così come la intendeva W. Benjamin, quindi con la ricerca del prodotto unico, artigianale;
-altre volte si riscontra il rifiuto dei modelli culturali correnti, ma non dei mezzi che ne permettono la produzione e/o la distribuzione.
In entrambi i campi troviamo dei lavori interessanti, proprio perché non affetti dalla sindrome del torcicollo che ci si poteva attendere; lavori che configurano piuttosto una rappresentazione riuscita dei nostri tempi.
Particolarmente interessante è la proposta di Hoppípolla, che rientra nel secondo gruppo. Hoppípolla è un progetto di distribuzione di “cultura indipendente per corrispondenza”, in forma fisica, o meglio, in scatola.
Ogni mese una sorpresa per posta, una scatola con prodotti appositamente selezionati per scoprire nuovi creativi: un oggetto di design, una pubblicazione editoriale, un suggerimento per scoprire un gruppo musicale, un prodotto illustrato e un’altra piccola sorpresa.
– hoppipolla.it


La cultura viene così divulgata senza filtri, non tramite la descrizione o la recensione di un prodotto, ma spedendo il prodotto stesso.
Una persona a cui tengo molto mi disse che per vivere meglio bisogna concedersi dei regali, di tanto in tanto. I regali tuttavia, per essere autentici, devono essere scartati senza sapere cosa ci sia dentro, altrimenti viene meno la loro essenza. In questo Hoppípolla ha saputo promuovere non solo la cultura indipendente (il nuovo mainstream) ma anche la pratica di piccoli gesti che nutrono l’anima.

Post di Lavinia Pedone
Foto Copyright: hoppipolla