C’è chi sceglie di costruire dentro al cratere di un vulcano per vedere le stelle – Roden Crater, James Turrell
Archiobjects • Public Spaces & Landscape
Sarà che si torna sempre dove si è stati bene, e forse è proprio così.
Torno a parlare di un artista, o forse architetto, che mi è rimasto nel cuore e della sua monumentale opera all’interno del cratere di un vulcano.
Il suo nome è James Turrell e l’impresa epica che ha portato a termine prende forma all’interno del Roden Crater.
Si tratta del cratere di un vulcano spento nel deserto dell’Arizona, precisamente si colloca nell’Arizona del Nord nel Painted Desert.
Un luogo immenso, sconfinato, come d’altronde deve essere per pretendere di essere chiamato deserto, ma con una caratteristica speciale: le terre e le rocce che lo abitano sono variopinte di migliaia di sfumature diverse che lo rendono un luogo interessante e senza dubbio unico.
James Turrell ha di sicuro scelto accuratamente la location per il suo spettacolo.
L’opera prese vita nel 1977 e oggi è ancora uno dei pochi esempi, molto riusciti, di come arte, architettura e paesaggio possano compenetrarsi fino a diventare una cosa sola; con questo lavoro l’artista ha raggiunto il culmine nelle sue ricerche su luce, psicologia visiva e astronomia.
L’intervento è minimamente invasivo per l’esterno del vulcano tanto che l’impatto ambientale risulta quasi zero, al contrario dell’interno del cratere che viene sviscerato della sua anima per trasportare l’uomo all’interno di una realtà senza tempo, illuminata artificialmente e poi improvvisamente buca sul soffitto per cogliere la luce naturale e il buio della notte quando, nel deserto, si vedono le stelle.
Gli ambienti sotterranei sono infatti dedicati proprio alla contemplazione della volta celeste in tutte le sue forme, al muoversi dei pianeti e ai cambiamenti della luce.
Quale miglior luogo del deserto? E’ il luogo per eccellenza del nulla.Non vi è luce artificiale ed è uno dei pochi ambienti sul pianeta dove l’uomo non è ancora stato in grado, per fortuna, di intervenire.
Questi motivi lo hanno reso il luogo ideale per contemplare il cielo senza l’intrusione di luci artificiali o contaminazioni da parte delle città.
In this stage set of geologic time, I wanted to make spaces that engage celestial events in light so that the spaces perform a ‘music of the spheres’ in light.
-James Turrell
James Turrell ha omaggiato non solo l’arte ma soprattutto la natura, attraverso l’architettura. Direi incredibile, stupefacente a tratti quasi impossibile.
E’ invece possibile ottenere tutte le informazioni sul sito del Roden Crater che, inoltre, spinge chiunque se ne appassioni ed entri in contatto con questa straordinaria realtà a donare una cifra modesta per la sua manutenzione e costruzione.
Da lontano possiamo solo, per ora, ammirarlo nelle sue foto e nei suoi tour cogliendo anche solo un briciolo dell’immensità che sprigiona questo epico intervento di Land Art.
Ah ecco quale era il termine da utilizzare fin dall’inizio, Land Art.
Foto Copyright: Roden Crater