Arte e simbolismo. Le sculture di Julia Haft-Candell
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Artista americana, dotata di un’incredibile energia creativa, Julia Haft-Candell realizza opere scultorie in ceramica, tra l’astratto e il figurativo, pervase da un simbolismo articolato e di forte carica emotiva.
Con una semantica giocata sulla materia e sulla forma, la Haft-Candell privilegia la metafora, il simbolo, orientando la sua ricerca artistica verso una rappresentazione della realtà più profonda di quella visibile.
I work intuitively and analytically, building from a conceptual groundwork that questions language, semiotics, identity and gender. Drawing influence from Philip Guston, Audre Lorde, Louise Bourgeois and Eva Hesse, my work uses humor and sensibilities of the handmade to critique systems of power and absurdities of existence.
Julia Haft-Candell
Di notevole interesse è la serie “Infinity”, un’antologia di ventiquattro sculture in argilla nera, raffiguranti l’antico simbolo del “lemniscata”, l’otto rovesciato. L’Infinito è per la Haft-Candell una vera e propria ossessione iconografica, espressa attraverso soluzioni formali che si distinguono per la rigorosa stilizzazione lineare e un sobrio monocromatismo.
Ispirate a moduli figurativi arcaici e primitivi, le sue opere rimandano a un preciso senso allegorico, sono metafora espressiva della perfezione e dell’equilibrio tra il genere maschile e quello femminile – rappresentati dalla verticalità fallica e dal simbolo grafico del toro, che rimanda all’apparato genitale femminile e all’imago mater – le due opposte nature che si uniscono nella “cosa doppia”, l’Ouroboros, il serpente che si morde la coda, l’androgino.
Ogni pezzo della serie racchiude in sé un preciso significato, spiegato e approfondito dall’artista all’interno di un opuscolo – glossario, redatto a corredo del lavoro. Julia Haft-Candell è nata nel 1982, a Oakland. Rappresentata dalla Parrasch Heijnen Gallery di Los Angeles, ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive
Foto Copyright: Julia Haft-Candell – juliahaftcandell.com