Carlo Scarpa, le tappe della vita di un maestro dell’Architettura
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Carlo Scarpa nacque il 2 Giugno 1906 a Venezia, dove studiò presso l’accademia di Belle Arti. Qui conobbe Il professore e architetto Vincenzo Rinaldo di cui divenne assistente. Nel 1926 si diplomò e lo stesso anno divenne insegnante presso l’Istituto Superiore di Architettura di Venezia.
Un architetto che mai in vita fu architetto. Infatti solo nel 1978 ricevette una laurea ad honoris causa in architettura presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Riconoscimento che sfortunatamente non potè mai ritirare perchè lo stesso anno morì in Giappone. Luogo che gli fu più volte d’ispirazione nella sua vita.
I suoi primi lavori risalgono agli anni degli studi presso l’accademia, quando iniziò a collaborare con alcuni vetrai di Murano. Successivamente al diploma, dal ’27 al ’30 lavorò per la vetreria artistica di Murano MVM Cappellin & Co. Mentre dal 1932 fu nominato direttore artistico della Vetreria di Paolo Venini, ruolo che mantenne fino al 1946 e che lo portò a sviluppare una forte dialettica tra disegni e tecniche produttive. In questo periodo ebbe anche l’occasione di esporre i suoi lavori alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano.
All’età di trent’anni, quando già aveva accumulato molta esperienza e formato parte della sua sensibilità, Scarpa realizzò la sua prima opera Architettonica. La Cà Foscari a Venezia, sede dell’università. Tale opera sancì gli ideali progettuali dell’architetto Veneziano. L’intervento risultò essere uno dei più innovativi progetti di restauro sull’esistente del periodo. Egli intervenne sul costruito in modo rispettoso, ma al tempo stesso inserendo nuovi elementi progettuali che valorizzarono indiscutibilmente l’opera.
Da qui in avanti Carlo Scarpa ebbe modo di progettare e insegnare presso lo IUAV come pochi altri architetti Italiani seppero fare nell’ultimo secolo. In modo assolutamente magistrale e unico. Tutto il mondo apprezza ancora oggi le sue opere e ne ammira i disegni, tanto che il MAK di Vienna decise di comprare numerosi suoi disegni e conservarli per le proprie mostre future.
La bibliografia che tratta Scapa e le sue opere si spreca, in ogni lingua e in ogni paese sono disponibili numerosi testi che ne ripercorrono i suoi numerosi progetti come Casa Ottolenghi, Tomba Brion a San Vito d’Altivole, Museo civico di Castelvecchio a Verona, Padiglione del Venezuela a Venezia, Fondazione Querini Stampalia a Venezia, Galleria degli Uffizi a Firenze, Banca popolare di Verona, Negozio Olivetti a Venezia e il suo saper fare.
Un maestro dell’architettura.
Foto copyright Luca Onniboni (ad eccezione delle foto a Carlo Scarpa)