“The urgency to slow down”, un futuro alternativo immaginato da Nicolas Abdelkader

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“The urgency to slow down” di Nicolas Abdelkader è un progetto molto forte, soprattutto in questo periodo dove governi, persone e interi settori stanno provando a riattivarsi per tornare a quelle cifre di fatturato che si erano prefissati a inizio anno. E se è vero che dietro ad ogni impresa, dietro ad ogni settore, giusto o sbagliato che sia, sostenibile o non sostenibile che sia, ci sono persone, famiglie e “PIL” di interi paesi, è anche vero che pure il nostro pianeta ha le sue esigenze.

E se proprio vogliamo definire una scala di priorità, direi che questa vedrebbe al primo posto proprio lei. La terra. Perchè non serve schierarsi a favore o contro di Greta per constatare che 25 gradi al circolo polare artico sono decisamente una cosa che non va bene.

“Come molti di noi, per lunghe settimane ho fantasticato su un mondo più ragionevole, più calmo e più armonioso in cui i nostri mezzi di trasporto sarebbero diventati letteralmente”augmented planters“. un mondo in cui spostare un corpo di 80 kg grazie a un’auto da 2 tonnellate sarebbe solo un brutto ricordo lontano …”

Nicolas Abdelkader

Nicolas Abdelkader, il creativo dietro a questa serie utopica che trasforma i giganti e non della logistica in fioriere, ha voluto porre la nostra attenzione su un tema scottante, ma al tempo stesso essenziale. Alcuni la chiamerebbero decrescita felice, ma per lui questo lavoro rappresenta quello che il mondo potrebbe diventare se tutti rallentassimo fino ad arrivare a trovarci nuovamente in sintonia con la natura. 

Photo Copyright: Nicolas Abdelkader

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Tag: Nicolas Abdelkader, Slow.
Articolo di Luca Onniboni

Luca Onniboni

Autore e fondatore di Objects., Archiobjects e Marketing For Architects. Esperto in comunicazione e appassionato di Architettura, Design e Marketing. E' anche un consulente, un nuotatore, un motociclista e un instancabile ricercatore

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