Sulla strada, la cultura giovanile nelle fotografie di Jeff Luker
Artobjects • Photography

Jeff Luker parla dell’America, della natura selvaggia del nord-ovest e delle terre aride del sud, del bisogno profondo di un ritorno alle origini, alla terra, della fratellanza tra gli uomini, oltre la frenesia della modernità, del vivere in comunione con gli altri e con la natura.
Nelle sue fotografie prendono vita le parole di Jack London, Mark Twain e Jack Kerouac, sono immagini che hanno un’estetica del tutto contemporanea, ma descrivono storie senza tempo, la libertà della strada, la gioventù spensierata che sorride alla vita, e la affronta con romantica incoscienza, cuori ardenti di vivere all’avventura e occhi avidi di esplorare il mondo, per sfuggire al conformismo, e dalle piatte convenzioni della cyber-società.


Luker è cresciuto in Massachusetts, e oggi vive a Portland, in Oregon, ha studiato regia all’Emerson College di Boston. Il suo approccio alla fotografia è stato fortemente influenzato da quel gioiello della saggistica contemporanea che è La camera chiara di Roland Barthes, che gli ha trasmesso il desiderio ontologico di guardare alle immagini fotografiche, dichiarazione d’intenti dello scrittore e semiologo francese, la necessità di ricercarne e di inseguirne la verità, la copresenza di studium e punctum, la realtà, l’essenza, ciò che vediamo, e quindi il sentire unico e personale.
I was very influenced by the book Camera Lucida by Roland Barthes where he discusses the studium and punctum of a photo. Especially the punctum which he says is the wounding, personal detail of a photo. I think all great photos have both cultural significance and something deeply personal.
– Jeff Luker




Foto Copyright: Jeff Luker – jeffluker.com