Le deformazioni oniriche di Oda Jaune
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Nata nel 1979 a Sofia, in Bulgaria, Oda Jaune, nome d’arte di Michaela Danowska, è una delle pittrici più interessanti nel panorama dell’arte europea contemporanea. Surreali, strane, mostruose, le tele della Jaune sono composizioni metamorfiche di figure ibride, aspirano a essere “trappole” per l’osservatore, come lei stessa confessa.
Il suo è un linguaggio espressivo di estremo potere allucinatorio, intrinsecamente surrealista, trasgressivo e conturbante, di alta qualità lirica, contaminato da suggestioni espressioniste, e da un simbolismo esistenziale mutevole, a volte inquietante e provocatorio, perfino violento, altre poetico.
Le immagini che prendono forma sulla tela nascono dall’agitazione del suo inconscio, sono ripugnanti, disturbanti e al tempo stesso dolorosamente seduttive. La Jaune dipinge un’altra dimensione, il mondo invisibile delle emozioni, l’onirico.
Il corpo umano è protagonista assoluto delle sue narrazioni immaginifiche: mani, gambe, schiene, organi interni, di uomini e di donne, umani e animali, sezionati, fatti a pezzi, ricuciti in maniera illogica e con un’immensa capacità tecnica e visionaria, compongono un lessico iconografico ai limiti del tollerabile.
C’è nei quadri della Jaune – dal cromatismo acceso e dal disegno deliberatamente aprospettico, tutti senza titolo, per lasciare libero l’astante di darne una personale interpretazione – una sorta di sofferenza carnale, quintessenza del suo complesso e particolarissimo immaginario, che si palesa allo sguardo negli spazi dilatati, nelle figure deformate, negli accostamenti irrazionali, intricati e ossessivi, nei corpi opulenti che si attorcigliano e si confondono, fluttuano nell’aria come privi di peso, che richiamano alla memoria le composizioni picassiane, e certi dipinti erotici e deliranti di Salvador Dalì.
Dal 1998 al 2003, Oda Jaune ha studiato nella classe di Jörg Immendorff alla Kunstakademie di Düsseldorf. Nel 2012, ha vinto il Premio Pierre Cardin nella categoria “Miglior pittore”, e nel 2003, il secondo premio dell’Emprise Art Award.
Dal 26 ottobre al 21 dicembre, le sue opere saranno esposte alla Galerie Templon di Parigi, per la mostra personale “Beyond Gravity”.
Foto Copyright: Oda Jaune – odajaune.de