Jane Birkin e Serge Gainsbourg, la loro casa ispirata a Salvador Dalì
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Audace e iconica, simbolo di libertà e di trasgressione, avvolta da quell’aria angelica che è rimasta nell’immaginario collettivo. Ci lascia così a 76 Jane Birkin, la musa ispiratrice di Hermès, a cui è stata dedicata la celebre Birkin Bag.
Un ricordo, un alone di eleganza senza tempo, le notti a Pigalle, l’amicizia con Brigitte Bardot, il Sessantotto, John Barry che componeva le colonne sonore di 007 e l’amore scandaloso con Serge Gainsbourg “Je t’aime.. moi non plus”.
A suggellare l’amore fra i due la celebre casa di Serge Gainsbourg al 5 bis di Rue de Verneul, nel 7° arrondissement di Parigi che per merito della figlia Charlotte diventerà ben presto un museo.
Un luogo senza tempo dove Jane e Serge hanno cresciuto la loro famiglia, dove l’arredamento e le finiture sono rimaste invariate dai lontani anni 90, con l’arredamento ispirato alle linee di Salvador Dalì e i colori ispirati alla notte.
L’involucro è nero su cui spiccano gli infissi bianchi, candidi.
All’inizio, era la casa di famiglia, con mia madre, mia sorella, lui e me”, ha ricordato Charlotte. “Al tempo di mia madre c’erano poche cose, poi dopo c’è stato sempre più casino (ride). Lo ha trasformato durante la sua vita in un museo pieno di oggetti, era difficile camminare senza aver paura di rompere qualcosa.
Charlotte Gainsbourg
Una scatola un pò folle, così come gli anni passati insieme, scandalosi al punto giusto, in velluto, tra tessuti animalier, tappeti orientali, pianoforti, pupazzi, bambole di porcellana e il busto di Jane realizzato da E. Godard.
La casa è stata il set prediletto da Tony Frank che negli anni Settanta e Ottanta scattò quelle che sono ricordate come le foto d’amore tra le più romantiche di sempre.
Foto Copyright: Tony Frank – Michel Laurent – Alain Dejean – Reg Lancaster – Jacques Haillot
