Il viaggio artistico di Charlotte Rose, dalle passerelle alla tela

ArtobjectsPaintings

La giovane artista britannica Charlotte Rose, classe ’98 con sede a Londra, ha saputo coniugare il mondo della moda con quello dell’arte. Modella di successo e pittrice autodidatta, ha trovato nell’arte un mezzo per esprimere la sua visione del mondo intrecciando nostalgia e cultura pop.

Durante il lockdown, ha iniziato ad esplorare la pittura, sviluppando uno stile grunge caratterizzato dall’uso di acrilici su tela esplorando il legame emozionale tra le persone e marchi iconici del passato.

Questo rapporto personale e viscerale è al centro della sua mostra “Too Much of A Good Thing” presso il Noho Studios di Londra, che ha ricevuto grande attenzione dalla critica.

inspiringcity.com, 2022

Attraverso una combinazione di riferimenti alla letteratura e alla cultura pop, le sue tele evocano un senso di familiarità riflettendo sul rapporto tra consumismo e i simboli che definiscono la memoria collettiva.

La pittura è il mio medium preferito, è qualcosa che mi sembra molto naturale. Penso che la pop art sia ciò che mi interessa perché è ciò che vorrei sulle mie pareti. Amo Andy Warhol e gli anni ’60 in generale, e ovviamente è lì che è nata la pop art. Sembra solo un simbolo degli anni ’60, che è qualcosa che ha influenzato molto di me; le mie scelte di moda, la mia arte, è qualcosa a cui sono intrinsecamente interessato. Esplorerò altre forme di tanto in tanto, ma sono piuttosto ossessivo, quindi se mi piace fare qualcosa, di solito la faccio molto. Nella mia prossima mostra, farò cose che non riguardano le sigarette, ma sento decisamente di averle portate a termine. Divento semplicemente ossessionato da certe cose. Ho provato il collage, la stampa mono, sono semplicemente bloccato nei miei modi, immagino.

Charlotte Rose per monsterchildren.com

IMAGES © Haris Nukem @harisnukem


IMAGES © Maud Chalard @maudchalard

ARTIST. Charlotte Rose @char.lotteroseart

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Tag: Charlotte Rose.
Articolo di Andrea Ebbi

Andrea Ebbi

Artista, designer e fondatore di Objects. Il futuro è tutto da scrivere

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