Il miele come materiale creativo
Artobjects • Paintings

Non è minerale né vegetale né tantomeno animale, eppure è commestibile. Oltre che cibo per le api e dolcificante per gli esseri umani, il miele è stato uno dei primi strumenti per la conservazione di altri alimenti, poiché la sua alta concentrazione zuccherina non permette la proliferazione di batteri e altri agenti patogeni.
Nettare prelibato, ma anche insospettabile materiale per le opere d’arte, il miele è un elemento ricorrente nella storia della creatività contemporanea; infatti il fotografo Blake Little ha rovesciato dozzine di secchi di miele sui corpi nudi dei suoi modelli per trarne immagini che riescono a fondere la bellezza della luminescenza traslucida con il senso di soffocamento di volti trasfigurati da uno strato colante di miele.

Dai bimbi alle anziane signore, dalle ragazze ai maturi uomini, ogni minima curva dei corpi assume una luce diversa che la evidenzia e la miscela con la liquidità del miele che asseconda con lentezza la legge di gravità, quasi per permettere al fotografo di fissare il movimento con maggior tranquillità.
Alcuni soggetti sembrano combattere, mentre altri paiono essersi arresi al miele. In questo, e in altri modi, le immagini ricordano quelle dei calchi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio, i cui corpi sono spariti, ma di cui è rimasta la forma diventando una sorta di emblema di quanto sia fugace ed effimera la vita umana.
-introduzione al libro Kenneth Lapatin, curatore delle opere antiche del Getty Museum
E proprio come i calchi di Pompei, anche i modelli di Blake Little esprimono tutta la loro drammaticità attraverso il proprio corpo.
Durante la “colata” di miele era impossibile per loro tenere gli occhi aperti: il risultato è una sensazione di intrappolamento creato dalla vischiosità della sostanza che è espressa attraverso la muscolatura e le espressioni facciali. Una fisicità che rievoca le sculture classiche



Foto Copyright: blakelittle