I monoliti difensivi nell’Inghilterra degli anni ’20, Piercarlo Quecchia
Archiobjects • Architecture
Il fotografo di origini italiane Piercarlo Quecchia – che ora vive a Basilea – nell’estate del 2018 ha realizzato una serie di fotografie davvero affascinanti.
Il lavoro si chiama Sound Mirrors e mostra gli ultimi tredici “specchi” rimasti lungo tutta la costa sud-orientale e orientale dell’Inghilterra.
“Rappresentano un’incredibile dimostrazione di come il suono possa generare una forma fisica: sia il raggio di curvatura che le dimensioni delle parabole sono studiati e progettati in base alla frequenza del suono che devono riflettere” – ha detto Quecchia – “Sono sempre stato affascinato dagli edifici abbandonati, soprattutto nel mutare del loro ruolo a seconda del diverso periodo storico.”
Questi oggetti non hanno solo un valore estetico, essi infatti avevano un funzione ben precisa quando vennero installati nel periodo successivo alla prima guerra mondiale. Si tratta infatti di strutture passive a forma di disco che vengono utilizzate per concentrare le onde acustiche al fine di intercettare eventuali aerei diretti verso la costa.
Furono a tutti gli effetti i precursori dei radar, la tecnologia che permise all’Inghilterra di resistere alle incursioni aeree dei nazisti durante l’operazione Leone Marino.
La loro forma e la curva non casuale di questi specchi consente (ancora oggi) di concentrare il suono in un unico punto focale, dove un operatore sarebbe in grado di percepire velivoli in avvicinamento. Anche le dimensioni furono studiate sulla base delle onde sonore generate dagli aerei.
Foto Copyright: Piercarlo Quecchia – piercarloquecchia.com – @piercarloquecchia