Fukushima oggi, una città riconquistata dalla natura
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Arkadiusz Podniesinski è un fotografo polacco che dotato di macchina fotografica e drone si è avventurato in uno dei luoghi più inospitali del mondo, dove i rilevatori di radiazioni segnano un valore di 6.7 uSv/h (microsievert l’ora), numero di circa trenta volte superiore al raccomandato. Si tratta della città giapponese di Fukushima, dove nel 2011 andò in scena il secondo più grave disastro nucleare della storia (il primo rimane Chernobyl).
Quando sono entrato nella zona di esclusione, la prima cosa che ho notato è l’enorme portata del lavoro di decontaminazione. Questa evidenza mi ha portato a comprendere quanto non siano i terremoti o gli tsunami da biasimare per il disastro di Fukushima Daiichi, ma gli esseri umani.
-Arkadiusz Podniesinski
A Fukushima ha immortalato luoghi ed edifici come sono oggi, abbandonati e riconquistati dalla natura, che, nonostante tutto, non cessa mai di riprendersi i suoi spazi se lasciata stare.










Foto Copyright: Arkadiusz Podniesinski