Dispensa. Un progetto editoriale di generi umani e generi alimentari

LifeobjectsCulture

Dispensa Rivista

Amore per la carta e amore per il cibo. E forse, ancor di più, amore per il genere umano. Sono queste le componenti che danno forma al progetto di Dispensa, a metà tra una rivista e un libro, nato dalla mente di Martina Liverani.

Nasce nel 2013, ma probabilmente esisteva già in nuce da più tempo. È la risposta alla mancanza di una rivista italiana indipendente, una sorta di antidoto all’abbuffata digitale, alla velocità e superficialità di certi contenuti e che tratti le notizie in un modo un po’ diverso dal solito.Dispensa è un oggetto da collezionare, da leggere e interrompere, per poi riprendere, ma è anche uno di quei libri di cui vien voglia di annusare il profumo delle pagine e degli inchiostri. Un oggetto concreto che occupa dello spazio.

Il tema è il cibo. Ma non il cibo che abbiamo in mente, quello di Bottura o Cracco. No. Neanche quello per foodies ossessionati. È un cibo che racconta storie di persone e di luoghi, un cibo in un’inedita versione antropologica. Non si trovano infatti ricette, ma delle storie meravigliose che riguardano tutti quelli che lavorano nella filiera del cibo: approfondimento, lentezza e piacere per la carta.

Dispensa Rivista
Dispensa Rivista
Dispensa Rivista

Martina dice che Dispensa è nata a stomaco vuoto. E non avrebbe potuto essere altrimenti: “avevo fame di un contenitore nuovo in cui potermi riconoscere e condividere la passione per il cibo e il desiderio di saperne di più. Parlando con amici, colleghi e gourmet mi sono accorta che non ero l’unica ad avere questa necessità”. E poi c’è stata la scelta del nome: dopo innumerevoli tentativi, tra cui “Generi Alimentari”, poi entrato a far parte del sottotitolo, si è giunti a “Dispensa”.

C’è dunque un richiamo all’armadio, al contenitore di cose buone, le stesse che vengono raccontate nella rivista.Anche la carta di cui è composta Dispensa è un genere alimentare, viene prodotta con gli scarti di cibo, senza la presenza di pubblicità tra le pagine. Nient’altro a parte le storie. Il progetto si sostiene perciò con le copie vendute e i profitti di ogni numero serviranno a finanziare la realizzazione dei servizi (tutti prodotti in esclusiva per Dispensa) del numero successivo.

I numeri sono acquistabili online oppure presso alcuni rivenditori il cui elenco è riportato sul sito.

Foto Copyright: dispensamagazine

Unisciti ad una grande community
segui OBJECTS.
Tag: Books, Food.
Articolo di Cecilia Bima

Cecilia Bima

Scopri altri post
L'arte satirica di Toni Hamel

L’arte satirica di Toni Hamel

“My Room”, un progetto fotografico di John Thackwray

“My Room”, un progetto fotografico di John Thackwray

“Kiss it”, il libro fotografico di Abbie Trayler-Smith

“Kiss it”, il libro fotografico di Abbie Trayler-Smith

Perché Sanremo è Sanremo! La mostra a Torino che celebra il Festival

Perché Sanremo è Sanremo! La mostra a Torino che celebra il Festival

Viaggiare per.. dormire! Il turismo del sonno work in progress

Viaggiare per.. dormire! Il turismo del sonno work in progress

Jane Birkin e Serge Gainsbourg, la loro casa ispirata a Salvador Dalì

Jane Birkin e Serge Gainsbourg, la loro casa ispirata a Salvador Dalì

Leggi e guarda tutto il resto nelle categorie Designobjects, Artobjects, Fashionobjects, Archiobjects, Ecoobjects e Lifeobjects.

Iscriviti alla newsletter

Ho letto la Privacy policy e acconsento al trattamento dei dati