Corpo femminile e censura. La fotografia di Steph Wilson
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Fotografa londinese, classe 1992, Steph Wilson fa della fotografia di moda strumento di protesta per sovvertire certi tabù e stereotipi legati alla rappresentazione e all’oggettivazione sessuale del corpo femminile.
In molte delle sue fotografie (si guardi la serie “Emoji”), Wilson occulta in maniera creativa quelle parti del corpo comunemente considerate troppo provocanti, inappropriate, perfino pornografiche, e muove, non senza un pizzico di ironia, una pungente critica alla censura di genere e alle restrizioni imposte da alcuni social network che impediscono la diffusione e la promozione della fotografia di nudo come forma d’arte, e che finiscono per sessualizzare il corpo della donna invece di liberarlo.
Taboos in a culture generally dictate what is still “unacceptable” and shameful. Many are totally absurd and I find enjoyment channelling that into a theme of a shoot. I like to think that the more a taboo becomes boring, the less of a taboo it is, so the repetition and exposure of those taboos probably helps to lessen them.
Steph Wilson
Fondatrice del collettivo artistico Lemon People, Steph Wilson vive e lavora a Londra. Vanta numerose pubblicazioni, e collaborazioni di prestigio con Dazed, Nike, Revue, Document e Vogue Italia, tra gli altri.
Foto Copyright: Steph Wilson – steph-wilson.com – @stephwilsonshoots