Arte figurativa del Sol Levante, le pitture in stile Nihonga di Ikenaga Yasunari
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Negli anni che seguono la nuova salita al potere dell’Imperatore Meiji, nel 1867, in Giappone si diffonde la pittura Nihon-ga, che si propone di recuperare e dare nuovo valore agli stili e alle tecniche dell’arte tradizionale, in antitesi con la progressiva occidentalizzazione del paese, e alla corrente pittorica Yōga, che risente degli influssi artistici del vecchio continente, dell’Impressionismo, tra gli altri.
Questa produzione pittorica rilancia l’uso della carta Washi, ricavata da gelso, canapa e riso, la seta Eginu, i pennelli Menso, e l’utilizzo di inchiostri ottenuti da pigmenti naturali.
L’artista Ikenaga Yasunari, nato nel 1965 a Oita, è autore di eleganti Bijin-ga, dipinti di belle donne, in cui rielabora, con un tocco di modernità, alcune pratiche pittoriche proprie del Nihon-ga.
Nelle sue opere Yasunari persegue una sintesi fra tradizione ed estetica contemporanea, tra pittura antica e modernismo occidentale, l’assenza di realismo, la totale abolizione del chiaroscuro, i contorni netti e la ristretta gamma cromatica, e ancora l’uso di supporti tradizionali, che conferiscono alle sue pitture un amalgama morbido di colori, sono tutti elementi peculiari della corrente di inizio novecento, l’iconografia femminile rappresenta, invece, negli abiti e nelle pose disinvolte e maliziose, un chiaro richiamo alla nostra epoca.
Le protagoniste dei suoi quadri sono giovani figure femminili, delicate, languide, erotiche, sognanti, possiedono la freschezza della gioventù, e la bellezza effimera, fragile di un fiore, sono impresse con estremo virtuosismo, con un tratto leggero e raffinato, minime le gradazioni di colore, i pesca, gli ocra e i verde acqua leggerissimi che richiamano l’incanto della natura.
Foto Copyright: Ikenaga Yasunari – ikenaga-yasunari.com