Selettiva del Mobile, il contributo di Cantù all’evoluzione del design in Italia
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Dopo quarant’anni di silenzio ritorna all’attenzione del design italiano e della critica la Selettiva del Mobile, il Concorso Internazionale ideato nel 1955 a Cantù, cui si deve un ruolo rilevante nel rinnovamento del disegno del mobile in Italia. Alcuni modelli esposti nelle prime edizioni della manifestazione sono stati recentemente riproposti nelle loro collezioni da Molteni e C., Poltrona Frau e Tacchini.

La monografia “La Selettiva del Mobile. 1955-1975” e la mostra analoga che verrà inaugurata il 23 settembre a Cantù, restituiscono alla Selettiva quel ruolo che le compete nella storia del design in Italia.
L’idea vincente della Selettiva del Mobile
Alla base della Selettiva vi era l’idea di rivolgersi agli architetti e ai designer di tutto il mondo invitandoli a suggerire gli orientamenti futuri della produzione. La manifestazione fu suddivisa in due fasi distinte: il concorso internazionale attraverso il quale una giuria altamente qualificata doveva valutare e selezionare i progetti, e la vera e propria Selettiva, ossia la mostra dei disegni vincitori. L’aspetto più interessante di questa seconda fase consisteva nel coinvolgimento dei più qualificati produttori locali per la realizzazione dei prototipi. Dell’organizzazione della manifestazione si occupò la Triennale di Milano, che mise a disposizione tutta l’esperienza necessaria.
Il successo del Concorso è legato anche all’attenzione della stampa nazionale ed estera, che aveva saputo riconoscerne l’originalità e l’innovazione. Della giuria della prima edizione facevano parte personalità di fama internazionale nel campo delle arti e dell’architettura, tra cui Gio Ponti, Carlo De Carli, Alvar Aalto, e il designer danese Finn Julh. Il gran numero di progetti pervenuti consentì ai fabbricanti di mobili di misurarsi con le tendenze internazionali più avanzate.


La mostra dedicata nell’ex Chiesa di S.Ambrogio a Cantù
La mostra, che avrà luogo dal 23 settembre al 16 ottobre 2016 nell’ex Chiesa di Sant’Ambrogio a Cantù, presenta 32 mobili originali e una selezione di progetti e documenti dell’epoca. Il suo intento è quello di dimostrare il ruolo fondamentale della Selettiva nel rinnovamento del disegno del mobile degli anni cinquanta e sessanta.








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