Materia e memoria, le opere su Gaza di Davide Andrè Girasole
Artobjects • Sculptures & Installations

Artista polimaterico, nato a Sciacca, in Sicilia, nel 1983, Davide Andrè Girasole trasforma la materia in linguaggio di denuncia e memoria, intrecciando la sua poetica con il dramma del popolo palestinese.
Le sue opere plastiche sono un viaggio immaginifico dentro il dolore della guerra a Gaza, raccontato attraverso i volti dei bambini, testimoni innocenti e vittime di un conflitto che divora identità e futuro.
Nell’argilla modellata dall’artista, i volti dei bambini si moltiplicano fino a diventare moltitudine, massa compatta che non lascia scampo allo sguardo dello spettatore. Alcuni sono intatti, altri spezzati, sbriciolati, sommersi come corpi sotto le macerie, come ricordi che la violenza tenta di cancellare.

Nelle opere di Girasole non c’è distanza né neutralità, è la materia stessa a raccontarci la storia, assumendo un forte valore simbolico, politico e spirituale: l’argilla che si sgretola, il colore della bandiera palestinese che cola fino a dissolversi, i cocci che scricchiolano sotto i piedi dei visitatori, il volto di Gesù Bambino nel mirino, evocato come “primo palestinese”, che diventa il volto di tutti i bambini palestinesi, sacrificati da una storia che sembra non aver imparato dai propri errori.
Attraverso un vocabolario visivo unico e potentissimo, l’artista sceglie di farsi voce per chi non ha voce, trasformando la materia in un grido che attraversa e squarcia lo spazio espositivo.






ARTIST. Davide Andrè Girasole
IMAGES © @davideandregirasole





