Laboratorio. Il brand di design che guarda al futuro

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Il designer Maurizio Bergo gioca con i materiali e le più diverse realtà per andare in contro a un design innovativo e componibile.

Quando parliamo di un laboratorio, comunemente, ci riferiamo a un luogo dove si opera, dove si lavora per l’appunto e dove le idee prendono vita. E in effetti è proprio questo il fulcro del lavoro di Maurizio Bergo, il designer che ha fondato Laboratorio, il contenitore creativo che assembla, per davvero, i materiali e le idee.

Maurizio definisce Laboratorio come una raccolta di esperienze tra i designer, gli artigiani e le aziende. Nasce da un conseguirsi di realtà, di passioni e di anime, tanto da immaginarlo come la condivisione di percorsi diversi, sempre in continuo mutamento. I prodotti che nascono da Laboratorio sono oggetti di design, multifunzionali e alla ricerca di una bellezza lontana, quasi nascosta.

L’oggetto cardine, attorno al quale ruota l’intero progetto è il vaso

Hidrìa

Un tema che è molto caro a Maurizio e che lo sviscera in maniera innovativa, contemporanea, unendo materiali leggeri e materiali pesanti. Il vetro e il marmo sono i veri protagonisti delle sue collezioni, in particolare della prima collezione realizzata per Alimonti Milano, maestri e lavoratori del marmo, in tutte le sue forme. Si tratta di prodotti che sono stati pensati per essere toccati, studiati e montati.

La parte divertente è che possono essere composti come se fossero un gioco, che ci porta a scoprire l’oggetto e a dargli una forma.

Per esempio i vasi Verré sono composti da una capsula che si può inserire e disinserire a seconda di quello che c’è all’interno del vaso. O ancora l’imbuto e l’anello di Hidrìa che, disponibili in diverse finiture, sono intercambiabili.

Questo tema, legato al gioco e alla composizione, non vale solamente per la collezione dei vasi ma anche per gli altri oggetti, come i tavolini e le lampade. Il concetto chiave, che ci tiene a sottolineare il designer, è proprio il rapporto che si crea con l’oggetto. Se veniamo spinti a interagire con esso, inevitabilmente vi creiamo un legame.

E allora Laboratorio non ci insegna sono a comporre il presente ma a vigilare sul futuro in maniera innovativa, senza mezzi termini, guardando verso una realtà aumentata, mai ferma. E in fondo forse è proprio così che dovrebbe essere il design del futuro, e non solo.

Foto Copyright: Laboratorio – laboratorio.design@laboratorio.design_milano

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Tag: Maurizio Bergo, Laboratorio, Milano.
Articolo di Francesca Longoni

Francesca Longoni

Giovane architetto d'interni. Attenta al mondo che mi circonda, in cerca di bellezza

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