La città utopica di Michael Heizer, nel deserto del Nevada, apre finalmente le porte

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Un’utopia diventata realtà. È così che potremmo descrivere City, la colossale opera realizzata dall’artista americano Michael Heizer.

Una scultura site-specific, di Land Art si parla, che si esente per circa 2,5 km nelle terre desertiche del Nevada, dove già negli anni Settanta l’artista incise i suoi primi solchi, creando due canyon artificiali.

E allora quasi mezzo secolo di lavori e 30 milioni di dollari dopo finalmente l’opera ha preso forma e vita.

Portata a termine grazie al contributo dell’artista stesso e di numerose istituzioni artistiche americane, City è una città metafisica, dove la geometria e le linee rette si incontrano con le sinuosità del terreno e con l’andamento del paesaggio sconfinato.

La terra viene trattata in maniera diversa per differenziare le aree e le superfici, che vengono contenute da bassi cordoli in cemento e da platee che si estendono per numerosi mq, come a sottolineare la volontà dell’artista di creare dei momenti di pausa.

È infatti famosa l’opera di Heizer per il suo interesse nei confronti degli spazi, pieni e vuoti, delle forme concrete e delle forme rarefatte, dell’opera dell’uomo e di quella, grandiosa, della natura.

In linea con le leggi del cosmo e con le tracce delle popolazioni antiche che hanno vissuto qui luoghi City sembra essere uno scavo archeologico, un reperto antico, il ricordo lontano di un tempo che fu.

È sconvolgente come questa grandiosa opera possa sembrare sempre stata lì, a contatto con il deserto, come se un’astronave aliena l’avesse catapultata in quel luogo per essere abbandonata al passare del tempo e allo scorrere dei granelli di sabbia.

Un luogo senza tempo che ha finalmente preso vita.

City è visitabile dal 2 settembre 2022 su prenotazione all’indirizzo info@tripleaughtfoundation.org

Foto Copyright: Todd Heisler – todd-heisler.com

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Tag: Land Art, Michael Heizer.
Articolo di Francesca Longoni

Francesca Longoni

Giovane architetto d'interni. Attenta al mondo che mi circonda, in cerca di bellezza

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