Irving Penn tra luce e composizione

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Fratello di Arthur Penn, anche regista di Bonnie e Clyde (1968) e Little Big Man (1970), Irving Penn è una leggenda nella fotografia di moda, di nature morte e di ritratti. Rappresenta, insieme a Richard Avedon, il re della fotografia in studio tra il 1950 e il 2000.

Istruito alla scuola di grafica, Penn si cimentò all’inizio nella pittura, fino al giorno in cui, preso da un momento di lucidità in cui riconosce i suoi limiti, strappa le sue tele e si consacra definitivamente alla fotografia. Viene incaricato da Vogue di illustrare alcune pagine della rivista, e, molto rapidamente, grazie al suo talento emergente, gli viene affidata la realizzazione della copertina, la prima di 150, che lo uniranno a questa collaborazione unica durata 50 anni

La sua capacità di creare opere d’arte attraverso il perfetto uso della luce e dello spazio, lo porta ben presto a essere ricercatissimo nell’ambito delle star newyorkesi, che vogliono a tutti i costi un suo ritratto.

Tra i più celebri ritratti troviamo Marlene Dietrich, Charlie Chaplin, Truman Capote, e Pablo Picasso

La peculiarità che distingue tutte le opere di Penn sta nella conservazione dello stesso tipo di precisione e accuratezza estetica in ogni foto: sia che si tratti del ritratto di un famoso attore, sia che si tratti di un mozzicone di sigaretta.

Penn riesce, attraverso i suoi scatti, a creare un’immagine che sublimi la realtà, da che si tratti di un blocco congelato di verdura al prezioso abito di haute couture indossato dalla moglie e modella Lisa Fonssangrives.

L’essere umano lo cattura indubbiamente: esegue numerose serie di ritratti in tutto il mondo, si avvicina alla cultura peruviana, ma anche alle culture autoctone d’Africa e dell’Asia.La serie « Earthly bodies » esprime in particolare la sua comprensione e indagine dell’essenza fisica stessa del corpo umano, con nudi immortalati in posizioni che esaltano le forme femminili, sottolineando la loro naturalezza.

Irving Penn è un’icona nel mondo della fotografia, costituisce una memoria visiva indelebile.

Foto Copyright: IrvingPenn

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Articolo di Agata Bigi

Agata Bigi

Studio solo quello che mi piace, me ne innamoro, e lo racconto agli altri.

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