Il parkour, una reinterpretazione dello spazio urbano per Davide Garzetti

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Nato nei contesti urbani delle città contemporanee, il parkour viene definito come l’l’arte dello spostamento, che porta alla creazione di un percorso partendo da un punto iniziale ed arrivando ad un punto finale. Ma come racconta Davide, freerunner e atleta professionista di 25 anni con
sede sul Lago di Garda, ciò che lo rende differente è il modo in cui ognuno reinterpreta lo spazio circostante.

L’intenzione è quella di rileggere i luoghi in modo creativo e immaginativo, in base anche alle sfide che ci si vuole porre. Non ci si sente mai passivi poiché si abita l’ambiente in un modo completamente differente dal comune.

Esperienza sensoriale, esplorazione, cambio di prospettiva, dinamismo del movimento, sono i concetti chiave che più fanno percepire il vero
significato del nostro essere nel mondo. Sono tanti gli esempi contemporanei di esplorazione urbana che si potrebbero fare, uno fra i tanti il progetto Bending Gravity al Guggenheim Museum di Bilbao, il quale viene immortalato in scorci inconsueti, rivelandone una bellezza mai vista prima d’ora.

In un certo senso il parkour induce a vivere lo spazio con tutta la fisicità del corpo umano e a riconnetterlo con esso, qualcosa che l’uomo moderno sta lentamente perdendo.

Nei “tracciati” il corpo non trova limiti, ogni oggetto seppur insignificante può diventare un appiglio per infinite possibilità motorie. Per attivare tutti i processi creativi è fondamentale saper guardare oltre, uscire dalla propria comfort zone.

Nonostante siano passati parecchi anni da quando Davide ha iniziato ad intraprendere questa disciplina, lui sa bene che il vero problema, non è tanto l’ostacolo architettonico in sè, ma più l’ostacolo mentale che ci si pone. Il tema del rischio e della paura è un aspetto sempre presente, ma al tempo stesso fondamentale.

La paura per questi rischi ti porta a valutare l’ostacolo e il movimento nel modo più minuzioso possibile. Una sua tecnica è quella di suddividere il salto in più parti e provarle in sicurezza, in modo da crearsi delle certezze.

Il tutto è frutto di un grande lavoro fisico fatto di prove propedeutiche in palestra, e soprattutto di un lavoro mentale che non può essere insegnato da nessuno se non da sé stessi. D’altronde questo concetto è paragonabile
al mondo reale:

La vita è piena di difficoltà, ma se trovi il modo corretto di affrontarle sei più propenso a superarle.

Davide Garzetti

La grande passione per il parkour gli ha permesso di creare contenuti creativi e stimolanti per grandi spot pubblicitari. Piccoli traguardi che concorrono alla definizione del suo obbiettivo: farne una vera e propria professione.

Foto Copyright: Andrea Bianchera, andreabianchera.com@andrea_bianchera – Davide Garzetti , davidegarzetti.it@davide.garzetti

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Tag: Davide Garzetti.
Articolo di Carla Palini

Carla Palini

Studentessa di Architettura "Lontana da tutto ciò che non mi sa stupire"

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