Fuorisalone 2022. Il viaggio sensoriale all’interno del design contemporaneo e dei materiali eco-sostenibili
Designobjects • Objects & Furniture
Giornate frenetiche, Milano in fermento, eventi giornalieri e inaugurazioni. Il Fuorisalone 2022 sembra essere tornato al suo splendore pre-covid, quando la città brillava e il design fruiva fra le sue vie.
Quest’anno lo spazio di pertinenza del design si dilata, non si limita ai distretti centrali, storici, ma si sposta nelle periferie a contatto con le realtà industriali e con i luoghi abbandonati della città. Il design contemporaneo e le linee essenziali dei brand creano un dialogo proficuo con le rovine, con le fabbriche e con i muri disastrati di ex ospedali, ex industrie e ex complessi produttivi.
Da Alcova, a Flos in via Orobia, da Baranzate Atelier presso la ex fabbrica Necchi, passando per i distretti storici, Brera, 5vie, Ventura Centrale e Tortona.
Il cuore di Milano pulsa, ma anche le sue periferie.
La sostenibilità che guida come filo conduttore il Fuorisalone è stata affrontata in numerose declinazioni, a partire dalla scelta delle location fino a quella dei materiali e delle modalità di esposizione.
Legno, carta, essenze naturali e piante, fanno da protagonisti a questa edizione estiva che ci regala profumi, sensazioni e viaggi immersivi all’interno di mondi inesplorati che tentano di ricucire il contatto con l’ambiente.
Se i brand di design che siamo abituati a conoscere tentano di raccontare i loro prodotti utilizzando linguaggi semplici, quasi primitivi, sbocciano invece tante realtà più piccole che si impongono come ibridi fra design e arte contemporanea.
Un altro tema che viene sviscerato è quello del tempo, il tempo presente e il tempo passato che vengono ripuliti da una patina polverosa per fare spazio al tempo futuro.
L’innovazione è alle porte, la leggerezza e l’organicità dei materiali diventano i punti di partenza per il design del futuro.
Foto Copyright: Francesca Longoni – @francilongoni