Dieci artisti contemporanei a cui l’architettura potrebbe ispirarsi

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In un mondo in cui le discipline artistiche e architettoniche spesso si sovrappongono, diventa interessante esplorare come l’arte contemporanea possa arricchire e influenzare il campo dell’architettura.

Mentre gli architetti (e le architette) tracciano i contorni dello spazio in cui viviamo, gli artisti contemporanei interrogano e scompongono le nostre percezioni dello spazio, offrendo nuove prospettive. Questo articolo prende ad esempio dieci artisti contemporanei il cui lavoro potrebbe servire, o effettivamente è già servito, come fonte d’ispirazione per architetti e progettisti.

Dal gioco con determinati materiali alla sperimentazione con la luce e la forma, queste figure artistiche aprono la strada a nuovi modi di pensare e progettare gli spazi in cui viviamo e lavoriamo.

Edoardo Tresoldi

Foto di Edoardo Tresoldi Studio

Nato nel 1987 a Milano, Italia, Edoardo Tresoldi è noto per le sue sculture monumentali realizzate con rete metallica, che spesso dialogano con l’ambiente circostante in modo suggestivo.

Ha iniziato la sua carriera come scenografo nel mondo della musica e della moda, prima di focalizzarsi interamente sull’arte. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, da festival d’arte a spazi pubblici e mostre a cielo aperto. Le sculture di Tresoldi sono spesso site-specific e coinvolgono lo spettatore in un’esperienza multisensoriale, sollevando domande sulla natura dello spazio e la relazione tra l’antico e il contemporaneo.

Ai Weiwei

“Forever Bicycles,” 2011. Installation view, Taipei Fine Arts Museum, 2011. Foto di Ai Weiwei Studio

Nato a Pechino, Cina, nel 1957, Ai Weiwei è un artista e attivista cinese noto per il suo impegno nei diritti umani e la critica al governo cinese. Ha studiato al Beijing Film Academy e successivamente negli Stati Uniti.

Tornato in Cina, ha iniziato a guadagnare notorietà internazionale attraverso le sue installazioni e le opere di arte concettuale. Ai Weiwei utilizza spesso materiali edili come mattoni e acciaio per fare dichiarazioni politiche e sociali. Le sue installazioni possono stimolare una nuova comprensione dello spazio e del contesto sociale.

Olafur Eliasson

The Weather Project, Turbine Hall, Tate Modern, London, 2003. Foto di Studio Olafur Eliasson

Nato in Danimarca nel 1967 da genitori islandesi, Eliasson è cresciuto tra Copenaghen e Reykjavik. Ha studiato all’Accademia Reale delle Belle Arti di Danimarca e attualmente vive e lavora a Berlino.

Le sue installazioni spesso interattive invitano il pubblico a diventare parte dell’opera. Eliasson lavora con luce, spazio e materiali naturali in modi che potrebbero ispirare l’uso innovativo di questi elementi in architettura.

Anish Kapoor

Millennium Park, Chicago, United States. Foto di Lance Anderson

Nato a Bombay, India, nel 1954, Kapoor vive a Londra. Ha studiato al Hornsey College of Art e alla Chelsea School of Art and Design. Conosciuto per le sue sculture monumentali e le installazioni che giocano con la percezione dello spazio.

Il suo lavoro potrebbe ispirare un’indagine sulla forma, la scala e l’interazione tra l’opera e il suo ambiente.

Janet Echelman

Foto di Joao Ferrand.

Nata negli Stati Uniti nel 1966, Echelman è un’artista americana che ha scoperto il suo medium preferito durante un viaggio in India. Ha studiato alla Harvard University e al Bard College.

Utilizza materiali tessili per creare installazioni aeree di grande impatto visivo.

Yayoi Kusama

Foto di Danny Lines

Nata in Giappone nel 1929, Kusama è un’artista avanguardista con un background in pittura. Ha trascorso un periodo significativo a New York prima di tornare in Giappone, dove continua a lavorare e vivere.

Famosa per i suoi ambienti immersivi e le installazioni che utilizzano motivi ripetitivi e colori vivaci.

Richard Serra

LACMA Way, Los Angeles, CA, USA. Foto di Karsten Koehn

Nato a San Francisco nel 1938, Serra è un artista americano noto per le sue sculture in acciaio. Ha studiato alla University of California, Berkeley e successivamente alla Yale University. Le sue sculture in acciaio corten sono spesso gigantesche e interattive, spingendo il pubblico a considerare il loro rapporto con lo spazio. 

Jenny Kendler

Birds Watching (2018). Foto di Jenny Kendler

Artista e naturalista americana, Kendler è fortemente incentrata sull’ecologia e la biodiversità. Focalizzata sull’arte ambientale, Kendler utilizza materiali naturali per sensibilizzare sul cambiamento climatico e la biodiversità. Il suo lavoro potrebbe ispirare un approccio più sostenibile e consapevole in architettura.

Rachel Whiteread

Foto di Dan Kitwood

Nata a Londra nel 1963, Whiteread è la prima donna a vincere il Turner Prize. Ha studiato alla Brighton Polytechnic e successivamente al Slade School of Fine Art.

Utilizza il calco come mezzo per esplorare lo spazio negativo, offrendo una prospettiva unica su come gli spazi vuoti possono essere utilizzati in architettura.

Theaster Gates

Theaster Gates: Amalgam, Palais de Tokyo, Paris, 2019. Foto di Chris Strong

Nato a Chicago nel 1973, Gates è un artista sociale e urbanista. Ha studiato urbanistica e pianificazione presso l’Università dell’Iowa e ha poi conseguito una laurea in ceramica. Combina arte e urbanistica per trasformare spazi e comunità attraverso il recupero e la rigenerazione.

E’ evidente che l’arte contemporanea offre un fertile terreno di dialogo con l’architettura, permettendo una sinergia che può portare a nuove forme di espressione spaziale.

Gli artisti che abbiamo appena visto sfidano, in modi diversi, le convenzioni tradizionali e stimolano la riflessione su come lo spazio, i materiali e la forma possano essere interpretati e manipolati. 

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Articolo di Luca Onniboni

Luca Onniboni

Autore e fondatore di Objects., Archiobjects e Marketing For Architects. Esperto in comunicazione e appassionato di Architettura, Design e Marketing. E' anche un consulente, un nuotatore, un motociclista e un instancabile ricercatore

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