Come sarebbe mangiarsi le microplastiche?
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La verità è che lo sappiamo benissimo come sarebbe mangiarsi le microplastiche. Secondo lo studio condotto dall’Università di Newcastle a nord di Sydney e commissionata dal WWF “No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People” è quello che facciamo ogni settimana. Per la precisione, secondo lo studio, ingeriamo “fino a 2000 minuscoli frammenti per settimana”
In questa serie di foto di Sweet Sneak Studio – in collaborazione con il fotografo Morten Bentzon – il concetto è però espresso in maniera molto chiara. Si mettono in mostra gli impatti dell’inquinamento da plastica in un modo indiscutibilmente comprensibile.
Che siano sushi avvolti in sacchetti di plastica o la schiuma della birra con bolle di polistirolo, la verità è abbastanza allarmante.
A causa delle loro piccole dimensioni, [le microplastiche] possono sfuggire ai sistemi di filtrazione del trattamento dell’acqua e diffondersi nei nostri oceani o in altri corpi idrici. Una vasta gamma di animali marini tra cui zooplancton, polpi, vongole, ostriche, pesci e uccelli marini può ingerire microplastiche, che possono avere conseguenze sulla salute
Racconta lo studio dell’Università di Newcastle sopra citato
Foto Copyright: Sweet Sneak Studio