Ciak Collecting. Collezionismo, a noi sconosciuto
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C’è chi pensa che la pratica del “collezionare” appartenga ad un’altra epoca, o a personaggi opulenti, un pò retrò, e invece ancora oggi c’è chi lo fa, c’è chi colleziona oggetti, chi colleziona arte, chi colleziona emozioni e chi colleziona esperienze.
A Verona, in occasione di ArtVerona 2021 è stata appena inaugurata la mostra Ciak Collecting – Collezionismo Italiano Attivo, che verte l’attenzione proprio sul ruolo del collezionista, raccontando il suo ruolo all’interno del panorama dell’arte contemporanea.
Questo progetto, ideato e curato da Irene Sofia Comi, viene ospitato all’interno delle antiche sale, del Settecentesco Palazzo Orti Manara, progettato da Luigi Trezza e scolpito e affrescato da artisti del Settecento Italiano.
All’interno di questa preziosa cornice la mostra prende forma attorno al concetto di collezionismo attivo e sperimentale, ovvero raccontando il concetto di “collezione” su un territorio vasto, ampio, che si dilata dall’arte allo spazio del costruito, dalla sperimentazione all’esposizione, includendo numerosi esempi e pratiche, sparse per tutto il territorio nazionale.
E’ come se il concetto della wunderkammer si fosse evoluto e il collezionista fosse uscito dal “gabinetto delle curiosità e delle meraviglie” per aprire mente e cuore a un’esplorazione del mondo, non solo in termini di accumulo di oggetti preziosi, ma piuttosto accumulando emozioni.
L’arte viene incanalata attraverso flussi emotivi e sensoriali che ci portano ad esplorare il mondo attraverso linguaggi inediti.
E’ bello parlare di una pratica ibrida, che si apre alle culture, alle discipline e che si mescola all’interno di territori diversi, alle volte inesplorati.
Percorrendo questi mondi, anche i linguaggi che vengono utilizzati sono i più svariati, più tradizionali a volte e più curiosi altre, presentandosi sotto forma di 60 opere, uniche, realizzate da artisti di fama internazionale.
I nomi sono tantissimi: Andrew Norman Wilson, Elena Mazzi, Cally Spooner, Jonathan Monk, Apparatus 22, Yann Serandour, Eva Barto, Oscar Giaconia, Nona Inescu, Giulio Scalisi, Guendalina Cerruti, Thomas De Falco, Vanessa Safavi, Irene Fenara, Clarissa Baldassarri e Raqs Media Collective.
Queste opere vengono raccolte attraverso l’esperienza di 8 casi studi che si impegnano a promuovere e sostenere la ricerca sperimentale di artisti e creativi prendendo parte al progetto Ciak Collecting.
Attraverso queste scelte, Ciak Collecting prefigura un contesto rinnovato di collaborazione tra le parti, più etico e co-partecipato, che intende l’opera d’arte come una sorgente di conoscenza e fonte di comunicazione e il collezionismo come un’attività culturale complessa, intrisa di responsabilità sociale.
Ciak Collecting
Una raccolta ricca, sensoriale, eterogenea e perchè no unica, che ribalta la prospettiva, raccontando la pratica artistica non a partire dall’opera stessa ma a partire da coloro che la promuovono e la collezionano.

Ciak Collecting – Collezionismo Italiano Attivo, organizzata da VeronaFiere rimarrà aperta al pubblico fino al 31 ottobre.
Gli orari di apertura al pubblico: 22-23-24 ottobre, dalle 10 alle 18 e il 29-30-31 ottobre, dalle 10 alle 18. Palazzo Orti Manara, Stradone Porta Palio 31, Verona.
Foto Copyright: ArtVerona | Ciak Collecting – artverona.it