Ricostruire la storia attraverso mattoni di vetro, la Crystal Houses di MVRDV

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MVRDV

­Nella via del lusso di Amsterdam lo studio MVRDV ha scritto un nuovo capitolo nell’uso del vetro utilizzando mattoni trasparenti che ricostruiscono la storia ed elegantemente accolgono la contemporaneità.

Alla richiesta dell’agenzia immobiliare Warenar di fondere in un nuovo flagship store la tradizione olandese con l’architettura internazionale, lo Studio di Rotterdam ha risposto provocatoriamente attraverso intenzioni progettuali ben definite: demolire l’edificio esistente, irreversibilmente snaturato al piano terra dalle esigenze commerciali, per ricostruirlo fedele al suo stato originale con una facciata coerente alla storicità del luogo in ogni dettaglio, ma rivoluzionata attraverso mattoni di vetro.

Un’operazione estremamente interessante che allontana il progetto dal falso storico, ma da subito scontratasi con le norme urbanistiche della città e con l’inevitabile fattibilità costruttiva.

La Crystal Houses conferma però come una problematica possa diventare un impulso utile alla maturazione del progetto. Il primo ostacolo da superare sono state infatti le regole estetiche della capitale olandese che dispongono per le facciate residenziali un rivestimento in mattoni di terracotta, una vera e propria limitazione rispetto l’idea progettuale dello Studio. Ma piuttosto che cambiare direzione, la disposizione è stata inglobata nel progetto diventando un valore aggiunto, risolto attraverso una scenografica dissolvenza che produce un effetto di sospensione del piano residenziale.

crystal houses mvrdv

Superati i limiti urbanistici è iniziato il lungo iter di progettazione del materiale stesso, un processo che ha coinvolto in primis l’Italia attraverso Poesia, una divisione dell’azienda veneziana Vetreria Resanese, prima prova tangibile di una riscoperta artigianalità, indispensabile per una così ambiziosa e delicata realizzazione.

Una realizzazione tanto particolare da trasformare un semplice cantiere in una vera e propria bottega dove per un anno dieci professionisti hanno posato a mano ogni singolo mattone. Ma confrontarsi con inesplorati metodi costruttivi significa anche dover innovare gli strumenti del costruire: sono stati dunque adottati laser high-tech, lampade UV e persino il latte intero olandese che, grazie alla sua densità, ha permesso di creare uno strato riflettente alla base della facciata.

Inoltre i mattoni di vetro, grazie ai test condotti dalla Delft University of Technology in stretta collaborazione con ABT e Wessels Zeist, si è scoperto essere meccanicamente più resistenti del cemento e con una sostenibilità senza precedenti attraverso il loro completo riciclo: mattoni imperfetti, o danneggiati in cantiere, sono stati infatti fusi e rimodellati secondo i precisi standard. Un processo di recupero che ha annullato così ogni spreco e ha mostrato in anticipo come la facciata potrà essere recuperata in toto al termine della vita di esercizio dell’edificio.

La Crystal Houses, ciò nonostante, rischia di sembrare un intervento fatuo, ma non lo è, perché MVRDV ha provato come la trasparenza, necessaria per la visibilità di un brand, possa diventare una soluzione elegante che non nega né il suo valore speculativo né il suo valore urbano.

Le logiche di mercato possono quindi insediarsi senza snaturare l’identità locale, anzi, possono diventare loro stesse motivo di un recupero necessario e cosciente dell’identità del contesto. Un recupero che arricchisce il presente e che ci sprona a scrivere nuovi capitoli nell’architettura del domani.

Foto Copyright: MVRDV

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Articolo di Davide Maria Zema

Davide Maria Zema

Laureato in Architettura. Affascinato da chi taglia tele per ricercare l’infinito.

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